Purtroppo, negli ultimi anni, è stato registrato un notevole incremento di patologie legate al lavoro e al posto di lavoro di tantissimi lavoratori dipendenti: questo dato è il risultato di un grande aumento, in tutti i settori lavorativi del nostro Paese, delle denunce di malattie professionali e di malattie correlate al lavoro.

Questo aumento delle denunce è dovuto essenzialmente a due fattori:

  • da una parte, le numerose iniziative promosse dall’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) sono riuscite nello scopo di sensibilizzare sia i lavoratori sia i datori di lavoro in merito alle malattie professionali e alle malattie correlate al lavoro;
  • dall’altra parte, l’entrata in vigore di nuove tabelle ha permesso di classificare nuove malattie professionali e correlate al lavoro, che prima non rientravano in questa categoria.

Il risultato di questi due fattori messi insieme è stato, appunto, l’aumento delle denunce da parte dei lavoratori, alcuni dei quali hanno anche effettuato delle denunce plurime, che hanno a loro volta aumentato il conteggio delle malattie professionali e delle malattie correlate al lavoro.

Ma quali sono le patologie più frequenti sul posto di lavoro, quelle che rappresentano la maggior parte di queste denunce?

  • Al primo posto, si trovano le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, che rappresentano circa il 60% delle denunce complessive. Tra queste malattie, le più diffuse sembrano essere le tendiniti e le affezioni dei dischi intervertebrali.
  • Dopo queste malattie, troviamo l’ipoacusia da rumore, una condizione dovuta all’esposizione al rumore per lunghi periodi di tempo. L’ipoacusia da rumore è principalmente diffusa tra i lavoratori che utilizzano macchinari molto rumorosi, come per esempio i metalmeccanici, i marmisti e i lavoratori del legno.
  • Dopo l’ipoacusia da rumore, ci sono le malattie da asbesto, provocate a causa dell’esposizione dei lavoratori all’amianto, definito come sostanza tossica e di cui è stata vietata la produzione, il commercio e la lavorazione.
  • In ultimo, abbiamo le malattie respiratorie, come l’asma bronchiale e l’alveolite allergica, che colpiscono l’apparato respiratorio e che sono causate dall’inalazione o dall’ingerimento di sostanze nocive che possono trovarsi nell’aria (come per esempio le vernici, le plastiche, composti chimici e organici e così via). Le malattie respiratorie colpiscono maggiormente i lavoratori del settore industriale, che spesso entrano in contatto con le sostanze che abbiamo elencato.

Le patologie più frequenti sul posto di lavoro: quali sono le definizioni

Nello scorso paragrafo, abbiamo spesso fatto riferimento alle categorie delle malattie professionali e delle malattie correlate al lavoro. Ma quali sono le definizioni di queste due categorie di malattie, così importanti per quanto riguarda il tema della salute e della sicurezza sul lavoro? E in che cosa si distinguono?

Le malattie professionali sono quelle malattie che hanno trovato la loro causa scatenante nell’esposizione a fattori di rischio fisico, chimico o biologico all’interno del luogo di lavoro. Per questo motivo, le norme nazionali si riferiscono alle malattie professionali come a quelle malattie risultanti dall’esposizione ai fattori di rischio nei luoghi di lavoro. Inoltre, le malattie professionali prevedono che sia riconosciuto un risarcimento, nel caso in cui sia evidente un collegamento tra lo sviluppo della malattia e il luogo di lavoro.

Le malattie correlate al lavoro, invece, sono quelle malattie che sono causate o aggravate da fattori ambientali presenti sul luogo di lavoro. Fanno parte di questa categoria tutte quelle malattie le cui cause sono molto complesse e tutte quelle malattie che sono causate dalla combinazione di fattori professionali (legati, quindi, alla posizione lavorativa) e di fattori non professionali (non legati, quindi, alla posizione lavorativa).

Le patologie più frequenti sul posto di lavoro: quali sono le eventuali cause scatenanti

Le eventuali cause scatenanti delle patologie più frequenti sul posto di lavoro sono molteplici e diverse e dipendono, soprattutto, dallo stato di salute del lavoratore e da quale sia la sua posizione lavorativa. Quello che è certo, però, è che tutte le malattie che abbiamo elencato prima (malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, ipoacusia da rumore, malattie da asbesto e malattie respiratorie) spesso vengono causate o peggiorate proprio dal lavoro.

Per evitare che le malattie professionali e le malattie correlate al lavoro si scatenino o si aggravino, è necessario che le aziende progettino dei piani generali della sicurezza, elaborati sullo studio approfondito della valutazione dei rischi. All’interno di questi rischi, infatti, devono essere analizzate le cause scatenanti di queste malattie, che potrebbero essere le seguenti:

  • le sostanze pericolose, come per esempio gli agenti chimici, organici o biologici, le quali possono condurre allo sviluppo di un tumore;
  • i fattori fisici, tra cui menzioniamo le vibrazioni, il rumore, il lavoro sedentario e il sollevamento manuale, che possono favorire lo sviluppo di molteplici patologie;
  • le radiazioni, che comprendono sia quelle del sole sia quelle dei vari macchinari utilizzati sul posto di lavoro;
  • fattori psicologici, come per esempio lo stress derivato da turni lavorativi piuttosto faticosi.

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