Rispetto al D. Lgs. 81/08, che disciplina la materia della sicurezza sul lavoro, nel dicembre del 2021 la legge 215/21 ha apportato diverse modifiche alla normativa precedente, in particolare per quanto riguarda la figura del preposto Torino, di cui parleremo più approfonditamente in questo articolo.

In sostanza, il preposto si occupa di sovrintendere alle attività lavorative, garantisce che tutte le direttive ricevute dal datore di lavoro vengano attuate, e ne controlla la corretta esecuzione da parte dei lavoratori. Per quanto riguarda la sicurezza nell’ambiente di lavoro, quella del preposto è una figura fondamentale, e nei prossimi paragrafi andremo a vedere perché.

Chi è il preposto

La definizione di preposto si può trovare nell’articolo 2 della legge 81/08, dove si legge che questa figura è incaricata di sovrintendere all’attività lavorativa, garantendo l’attuazione e la corretta esecuzione delle direttive ricevute dal datore di lavoro, esercitando inoltre un potere di iniziativa funzionale nei limiti dei poteri gerarchici e della natura dell’incarico che gli è stato conferito.

Quindi, il preposto ha sostanzialmente una funzione organizzativa nell’ambito della sicurezza sul lavoro nelle diverse tipologie di aziende, e spesso questo incarico viene ricoperto da soggetti quali il capo squadra, il capo linea, il capo reparto o il capo cantiere. Quando queste figure professionali assumono anche il ruolo di preposto, hanno un potere d’iniziativa volto a far sì che nell’ambiente di lavoro sia garantita la massima sicurezza possibile dei dipendenti.

Il preposto viene nominato direttamente dal datore di lavoro, attraverso un documento di nomina specifico dove devono essere indicate le generalità dell’incaricato, i compiti e i poteri che gli vengono attribuiti e la data di nomina, e l’incarico si considera accettato con la firma per accettazione del preposto. Tuttavia, accade anche che nelle aziende sia presente un “preposto di fatto”, ovvero che non viene nominato con questa procedura formale, ma che esercita ugualmente i compiti e le funzioni tipiche di questa figura, e che dunque viene riconosciuto anche dai colleghi come preposto.

Inoltre, per svolgere le funzioni di preposto, il lavoratore deve seguire una specifica formazione, a cui seguono dei corsi di aggiornamento da svolgersi ogni cinque anni.

Quali sono i compiti del preposto

Per quanto riguarda le funzioni del preposto, i suoi obblighi sono elencati nell’articolo 19 del D. Lgs 81/08, e nelle prossime righe vedremo in particolare di cosa si tratta.

Innanzitutto, il preposto deve sovrintendere al fatto che tutti i lavoratori osservino i propri obblighi di legge e le misure adottate dall’azienda in materia di sicurezza e tutela della salute, compresi i mezzi di protezione collettivi e i dispositivi di protezione individuale (DPI). In caso il preposto rilevi dei comportamenti non in linea con quanto previsto, egli deve intervenire affinché il lavoratore modifichi il comportamento, e nel caso questo non accada, ha la facoltà di interrompere l’attività del dipendente e informare i superiori.

Oltre a questo, tra gli obblighi del preposto si ha anche quello di valutare i rischi, verificare che solo i dipendenti che hanno ricevuto una determinata formazione specifica possano accedere ad aree che li espongono ad un rischio, ed ha anche il compito di richiedere che le misure per il controllo delle situazioni di emergenza siano osservate, in modo tale che i lavoratori abbandonino immediatamente l’area di pericolo. Inoltre, nel caso sia in atto una situazione di pericolo grave ed immediato, il preposto ha il dovere di informare tempestivamente i lavoratori, e di vigilare affinché questi non riprendano la propria attività lavorativa fino a quando la situazione di pericolo non si è totalmente risolta e sono state ripristinate le normali condizioni di sicurezza.

Il preposto ha poi l’obbligo di segnalare al datore di lavoro qualsiasi mancanza o malfunzionamento di tutte le attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione dei lavoratori, e di qualsiasi situazione di cui venga a conoscenza che potrebbe mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei dipendenti. Nel caso venga rilevata una qualsiasi condizione di pericolo, quindi, il preposto ha l’obbligo di interrompere l’attività dei lavoratori, segnalare la situazione al datore di lavoro e vigilare affinché l’attività non venga ripresa fino al momento in cui la situazione di pericolo rientra.

Nel caso non venissero rispettati questi obblighi, la legge 81/08 prevede delle responsabilità sia civili che penali per il preposto, e in particolare si tratta di arresto da 1 a 3 mesi e/o di sanzioni pecuniarie che possono variare da 300€ a 2000€ in base alle violazioni degli obblighi che si sono verificate, ma va sottolineato che questi importi variano periodicamente. Il preposto, però, può tutelarsi da accuse di inadempimento del suo incarico mediante segnalazioni scritte qualora si trovi a dover segnalare mancanze, malfunzionamenti o altre lacune per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale o collettiva, oppure per segnalare il mancato rispetto delle disposizioni aziendali da parte di un dipendente.

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