Tag: haccp

  • Nuovo accordo stato-regioni 2025: le novità su formazione e Sicurezza sul lavoro

    Nuovo accordo stato-regioni 2025: le novità su formazione e Sicurezza sul lavoro

    In questo articolo:

    Accordo Stato-Regioni in breve: cosa cambia dal 2025?


    Nuovi corsi di formazione: tipologie, destinatari e durata

    • Corso obbligatorio per tutti i Datori di Lavoro

      Destinatari: per la prima volta diventa obbligatorio un corso di sicurezza per tutti i datori di lavoro anche se non svolgono il ruolo di RSPP.

      Durata: minima 16 ore. 
      Modulo aggiuntivo: ulteriori 6 ore per chi opera in cantieri edili.
      Aggiornamento: obbligatorio ogni 5 anni per almeno 6 ore.

      Nota: i datori di lavoro che avevano già svolto formazione come RSPP non dovranno ripetere il corso base. Chi vuole svolgere i compiti di RSPP dovrà però completare, oltre al corso base, un modulo comune aggiuntivo di 8 ore e le integrazioni tecnico-specifiche previste per il proprio settore.
    • Formazione dei Preposti: nuove durate e aggiornamenti.

      Durata minima portata a 12 ore rispetto alle 8 ore precedenti.
      Il preposto può accedere al corso solo dopo aver completato la formazione come lavoratore.

      Aggiornamentoogni 2 anni di almeno 6 ore – in precedenza era ogni 5 anni.

      La formazione già effettuata resta valida, ma se un preposto ha svolto l’ultimo corso da oltre 2 anni, deve effettuare un aggiornamento entro 12 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Accordo.
    • Formazione per i Dirigenti

      Riconfermata la necessità di un corso specifico per dirigenti, con durata 12 ore.

      Novità: è richiesto un modulo aggiuntivo “Cantieri” di 6 ore se opera in cantieri edili.
      Rimane l’aggiornamento quinquennale obbligatorio di almeno 6 ore.
      I dirigenti formati in passato non devono rifare il corso.
    • Formazione per i Lavoratori:

      L’Accordo conferma l’impianto già noto:La formazione già effettuata è riconosciuta integralmente: i lavoratori non dovranno ripetere il corso, ma dovranno effettuare l’aggiornamento entro 5 anni dall’ultimo.
    • Formazione per ambienti sospetti d’inquinamento o confinati

      Creato uno specifico percorso formativo obbligatorio per chi opera in spazi confinati (es. cisterne, pozzi, ambienti con carenza di ossigeno).

      Tempistica: le imprese dovranno far svolgere questo corso entro 12 mesi (entro il 24 maggio 2026) ai soggetti interessati.

      Durata12 ore complessive, di cui almeno 4 ore di teoria e 8 ore di addestramento pratico sul campo.

      Aggiornamento: ogni 5 anni, almeno 4 ore di modulo pratico.

      Destinatari:
      • lavoratori esposti a tali attività, 
      • datori di lavoro che vi intervengono direttamente, 
      • lavoratori autonomi che operano in ambienti confinati.
    • Nuove abilitazioni per Attrezzature di lavoro

      L’Accordo elenca le attrezzature per cui è richiesto il patentino/l’abilitazioneobbligatoria (art. 73, c.5, D.Lgs. 81/08).

      Tempistica: anche questi nuovi corsi devono essere attivati entro 12 mesi dall’entrata in vigore, cioè entro maggio 2026, per formare gli operatori che già utilizzano tali attrezzature.

      Introdotti corsi per attrezzature mai regolamentate prima quali ad esempio:
      • carroponte (gru a ponte);
      • carro raccoglifrutta (piattaforme semoventi per frutteti);
      • caricatori per movimentazione materiali (ragno).

    Contattaci per analizzare i casi specifici ed eventuali necessità di formazione/aggiornamento

    info@netsrl.net
    011.822.7880

    Adeguamento: modalità e tempi per aziende e formatori

    L’Accordo prevede disposizioni transitorie per dare tempo ad aziende e formatori di adeguarsi alle nuove regole.

    Adeguamenti per le aziende

    • Periodo transitorio di 12 mesi per i corsi esistenti
      Fino al 23 maggio 2026 (12 mesi dall’entrata in vigore) sarà ancora possibile avviare corsi di formazione secondo le vecchie normative pre-vigenti. Oltre tale data, tutti i nuovi corsi dovranno rispettare le durate e i contenuti del nuovo Accordo.
    • Formazione dei datori di lavoro entro 24 mesi:
      Entro 24 mesi dall’entrata in vigore (cioè entro il 24 maggio 2027) tutti i datori di lavoro in carica dovranno aver frequentato e completato il nuovo corso.
      Mancato adempimento: un datore di lavoro che non adempie all’obbligo formativo entro i termini potrà essere sanzionato, in quanto non in regola con gli obblighi di sicurezza.
    • Aggiornamento dei preposti in servizio:
      Chi ha frequentato l’ultimo corso di formazione o di aggiornamento da più di due anni (prima di maggio 2023) deve effettuare un aggiornamento entro il 24 maggio 2026 per uniformarsi al nuovo intervallo biennale. D’ora in poi i preposti andranno aggiornati ogni 2 anni (non più 5).
    • Validità della formazione pregressa:
      La formazione frequentata secondo i vecchi accordi resta valida, fatta eccezione per i nuovi corsi (Datore di Lavoro, Carroponte, Macchine di movimentazione di Materiali, Spazi confinati) per i quali è opportuno valutare caso per caso se i corsi già effettuati sono considerati validi.

    Adeguamenti per i formatori ed enti di formazione

    Gli enti formatori hanno fino a 12 mesi di tempo per adeguare l’offerta formativa ai nuovi standard. Durante questo periodo transitorio è possibile effettuare i corsi anche secondo i vecchi accordi.

    • Ammissione agli esami di fine corso:
      Solo chi ha frequentato almeno il 90% delle ore può fare il test finale e, se lo supera, ottenere l’attestato.
      Diventa obbligatoria una prova finale per tutti i corsi (30 domande per la formazione, 10 per l’aggiornamento; consentito colloquio orale se correttamente verbalizzato).
    • Nuove modalità di erogazione (aula, videoconferenza, e-learning): L’Accordo aggiorna le regole su come possono svolgersi i corsi.
      In videoconferenza ogni discente deve essere dotato di PC/tablet ad uso esclusivo (non è ammesso seguire dal cellulare).

    Entrata in vigore ufficiale del nuovo Accordo

    Il nuovo Accordo Stato-Regioni è entrato in vigore il 24 maggio 2025, ovvero nel giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Da tale data le disposizioni sono operative su tutto il territorio nazionale, fatto salvo il periodo transitorio di un anno per completare l’adeguamento come visto sopra. Contestualmente, sono abrogati i precedenti accordi del 2011, 2012 e 2016 in materia di formazione, che cessano di avere effetto.

    In sintesi, le aziende e i formatori nel campo della sicurezza sul lavoro dovranno aggiornare i propri piani formativi alla luce di queste novità. Le implicazioni pratiche sono molteplici: i datori di lavoro dovranno formarsi in prima persona, i preposti andranno formati e aggiornati più spesso, nuovi corsi andranno organizzati per talune attrezzature e lavorazioni.

    L’obiettivo dichiarato è di elevare la qualità ed efficacia della formazione, uniformando le regole e rendendo più consapevoli tutti gli attori aziendali riguardo alla sicurezza.

    Accordo Stato-Regioni 2025: le domande più frequenti

     Il mio datore di lavoro deve frequentare un corso anche se non è RSPP?

    Sì, il nuovo Accordo lo prevede per tutti i datori operativi, con corso di almeno 16 ore.

    Cosa succede se non aggiorniamo i preposti entro il 2026?

    Chi ha svolto il corso preposti da oltre 2 anni deve aggiornarsi entro maggio 2026 per non incorrere in sanzioni.

    Sono obbligatori i corsi per chi lavora in ambienti confinati?

    Sì, con 12 ore complessive e aggiornamento pratico ogni 5 anni. Anche i lavoratori autonomi sono inclusi.

    È possibile fare formazione a distanza?

    Sì, ma solo con piattaforme idonee che garantiscano tracciabilità, verifiche e partecipazione attiva.

    I corsi fatti prima del 2025 sono ancora validi?

    Sì, se conformi ai vecchi accordi. Vanno solo aggiornati entro i nuovi termini.

    Come adeguarsi? Il supporto di Net Srl – Il tuo partner per la sicurezza sul lavoro a Torino

    Hai bisogno di supporto per adeguarti al nuovo Accordo Stato-Regioni 2025? Net Srl, con sede a Torino, è specializzata in consulenza e formazione sulla sicurezza sul lavoro. Il nostro team di esperti ti affianca nell’adeguamento normativo con:

    ✓ Analisi del fabbisogno formativo aziendale
    ✓ Progettazione di corsi personalizzati
    ✓ Erogazione in presenza e a distanza
    ✓ Formazione certificata per tutte le figure aziendali

    Non aspettare le scadenze: pianifica subito la formazione per la tua azienda e garantisci la piena conformità normativa!

    Contattaci oggi stesso:

    📞 Telefono: 011.8227880

    📧 Email: info@netsrl.net

  • AUTOCONTROLLO HACCP E PACCHETTO IGIENE – Torino

    Autocontrollo e igiene degli alimenti – HACCP

    Gli operatori del settore alimentare hanno l’obbligo e la responsabilità di organizzare ed attuare il sistema di autocontrollo e le procedure di igiene degli alimenti nella propria azienda, attraverso le procedure descritte nel proprio manuale o piano di autocontrollo HACCP, che devono essere periodicamente aggiornate. Haccp cos è?

    Evidenziamo i principali obblighi:

    Documentazione

    • piano di autocontrollo o manuale H A C C P e nello specifico:
    • controlli continui sulle procedure e sulle operazioni;
    • selezione dei fornitori e delle materie prime;
    • controllo delle merci in entrata;
    • verifica e monitoraggio delle temperature;
    • controllo del piano di pulizia e disinfezione;
    • controllo sulle operazioni di derattizzazione e disinfestazione.
    • monitoraggio e controllo dell’applicazione delle procedure
    • Registro autocontrollo alimentare haccp

    Gli operatori del settore alimentare attuano e mantengono una o più procedure permanenti basate sui principi del sistema HACCP

    Formazione obbligatoria haccp:

    –          1    Responsabile Industria Alimentare (12h);

    –          2    Addetto alla manipolazione degli alimenti (8h);

    –          3    Addetto al processo ma che non tocca gli alimenti (4h);

    –          4    Promoter o Hostess Alimentare (4h).

    Haccp cos’è?

    Il manuale HACCP è un documento redatto da un’azienda alimentare che si occupa di preparazione produzione confezionamento commercio e somministrazione di alimenti. Il manuale detto anche di autocontrollo viene realizzato sui principi dell’haccp Hazard analysis and critical control points. Analisi dei rischi e controllo dei punti critici” . Ecco che questa è grossomodo l’attività che il Responsabile del processo alimentare deve condurre. Tuttavia non essendo solo, il più delle volte, deve essere coadiuvato da collaboratori formati al ruolo specifico. In questa accezione il Responsabile dell’industria alimentare deve verificare ogni fase critica della sua produzione per e deve garantire che siano applicate ed aggiornate le procedure di autocontrollo sulla base dei principi di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici HACCP.

    Il quadro sanzionatorio haccp previsto per il datore di lavoro nel caso di violazioni è il seguente:

    • Omessa redazione del manuale HACCP da € 1.000,00 a € 6.000,00;
    • Mancata o non corretta applicazione delle procedure previste dal manuale HACCP da € 1.000,00 a € 6.000,00;
    • Mancata formazione per gli addetti da € 500,00 a € 3.000,00.

    I nostri uffici sono a Vostra disposizione per consulenza haccp a Torino e formazione : 011.8227880

  • Igiene degli alimenti – Pacchetto Igiene – HACCP

    Igiene degli alimenti – Pacchetto Igiene – HACCP

    AUTOCONTROLLO ALIMENTARE

    IL SISTEMA HACCP

     

    Grazie all’applicazione di quanto previsto dal D. Lgs. 155/97, l’Azienda alimentare (bar, ristorante, panetteria…) che utilizza il Sistema HACCP può raggiungere i seguenti risultati come previsto dal pacchetto igiene haccp:

    -ll continuo miglioramento qualitativo dei prodotti alimentari offerti alla Clientela, soprattutto dal punto di vista della loro igiene;

    -Il miglioramento della formazione del personale, in particolare sui concetti di igiene alimentare e sulla educazione e comportamenti da rispettare per il mantenimento costante dell’igiene personale;

    -La riduzione degli sprechi, ossia dei prodotti che non vengono proposti alla Clientela in quanto non sufficientemente sicuri dal punto di vista igienico;

    -Come conseguenza di questi risultati, un aumento della fedeltà della propria Clientela;

    -Di riflesso, anche un incremento del volume di affari e della redditività aziendale.

    L’autocontrollo aziendale e il pacchetto igiene normativa prevede che la garanzia dell’igiene della produzione sia affidata al titolare dell’azienda mediante l’esecuzione di controlli prestabiliti, mentre la verifica dell’applicazione dell’autocontrollo compete agli organi ispettivi delle ASL ed agli altri Organi i Vigilanza.

    Il più usato sistema di autocontrollo è il sistema “HACCP” (Hazard Analisys of Critical Control Points):esso si basa sulle analisi dei pericoli e sulla gestione dei punti critici (CCP) e permette di realizzare un pieno controllo aziendale, attraverso una valutazione razionale dei pericoli legati alla produzione.

    • Procedimento da seguire per l’autocontrollo alimentare:

    a) analisi dei potenziali rischi per gli alimenti;

    b) individuazione dei punti in cui possono verificarsi dei rischi per gli alimenti;

    c) decisioni da adottare riguardo ai punti critici individuati cioè a quei punti che possono nuocere alla sicurezza dei prodotti;

    d) individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza dei punti critici;

    e) riesame periodico, ed in occasione di variazioni di ogni processo e della tipologia d’attività, dell’analisi dei rischi, dei punti critici e delle procedure di controllo e di sorveglianza.

    PIANO HACCP

    Lo scopo primario con cui viene programmato il piano di HACCP ed autocontrollo è quello di riuscire nel più breve tempo possibile a condurre la qualità igienica dell’Azienda ad alti livelli funzionali.

    Per questo motivo è bene applicare un programma di prevenzione dei rischi molto dettagliato, seguito da verifiche analitiche di laboratorio cosi come prevede il regolamento 852 pacchetto igiene .

    – Sopralluogo dell’industria alimentare, con la compilazione di una check list del locale esaminando tutti gli ambienti.

    – Formazione ed informazione del personale sulle corrette prassi di lavorazione, sull’igiene delle strutture e delle apparecchiature, dando un’impronta maggiore di cos’è l’autocontrollo secondo il sistema HACCP al responsabile del piano.. Identificazione dei potenziali rischi associati alla produzione degli alimenti ad ogni stadio della lavorazione. Sicurezza alimentare pacchetto igiene è l’indicazione più importante e la vera forte normativa.

    – Identificazione dei punti critici, dei procedimenti e degli stadi operativi, che possono essere controllati per eliminare i rischi o minimizzare la loro possibilità di evento: identificazione dei CCP (punti critici di controllo) – CP (punti critici).Determinazione dei limiti critici che devono essere affrontati per assicurare che i CCP siano sotto controllo.

    – Monitoraggio dei CCP: definizione delle azione correttive da intraprendere nel caso in cui i controlli indicano che un particolare CCP non è più all’interno del limite.

    – Definizione delle procedure per la verifica, che includono un secondo controllo analitico (batteriologico) supplementari e procedimenti, per confermare che il sistema HACCP è effettivamente operante.

    – Controllo di tutta la documentazione raccolta, che si riferisce a tutte le procedure e registrazioni adatte a questi principi ed alla loro applicazione: redazione del Manuale HACCP.

    – Prima valutazione semestrale e punto della situazione.

    – Seconda valutazione semestrale e punto della situazione.

    Informazioni : info@netsrl.net

     

  • HACCP Torino e Pacchetto Igiene 178/2002

    haccp igiene alimenti
    corso haccp torino igiene alimenti

    La disciplina e l’applicazione delle prescrizioni del metodo HACCP e del Pacchetto Igiene sono assolutamente obbligatori per tutti gli operatori del settore alimentare a qualsiasi titolo siano essi coinvolti.

    Si fa riferimento al sistema di autocontrollo igienico HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) – Pacchetto Igiene secondo la Direttiva 852/2004 e CE 178/2002

    haccp igiene alimenti
    Corsi haccp Torino – igiene alimenti

    Infatti le funzioni coinvolte nel processo alimentare devono adottare criteri e principi assolutamente scrupolosi sopratutto sulla tracciabilità e rintracciabilità ultimamente anche utilizzando strumenti come la Blockchain ed il Registro Condiviso.

    Chi sono i soggetti coinvolti nell’applicazione di queste normative sugli alimenti?

    L’applicazione del metodo HACCP  è obbligatoria per tutte le aziende che abbiano a che fare con gli alimenti.

    Quindi per semplificare:

    • Produttore
    • Trasportatore
    • Trasformatore
    • Stoccatore o Distributore
    • Venditore
    • ogni altro soggetto che manipoli o utilizzi l’alimento come semilavorato o come componente di processo di altri alimenti

    Per rispettare tali obbligo, per ogni funzione sopra descritta devono essere rispettati i macro-processi sotto descritti :

    • Effettuare una valutazione del rischio in rapporto con l’attività svolta
    • Individuare i punti critici (cioè quelli dove si può sviluppare un rischio) HACCP
    • Formare il personale addetto
    • Effettuare un Piano di Autocontrollo che monitori i punti critici individuati
    • predisporre le idonee Procedure accessorie

    haccp igiene alimenti
    haccp Torino Corsi

    Consulenza HACCP e Pacchetto Igiene A TORINO

    Net si occupa di supportare l’Impresa nel rispetto degli impegni che rendono conforme il processo alla richiesta normativa.

    Nello specifico hccp corso oppure corsi di haccp  sono una parte fondamentale dell’applicazione del metodo.

    Quindi sicurezza alimentare vuol dire adottare il controllo di tutti i prodotti e processi connessi che entrano a far parte della filiera produttiva, in un percorso che segue l’alimento dal produttore al consumatore.

    Il Regolamento (CE) 178/2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare e che istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa come fondamentale la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti in quanto questo permette di “seguire” e qualsiasi prodotto, lungo tutta la filiera produttiva.

    La tracciabilità di un alimento si costruisce seguendo la  traccia di tutti i passaggi che fa nel percorso della filiera, dalla raccolta fino al consumo finale, passando per i trasformatori e distributori.

    Tutte le informazioni che si raccolgono in questo percorso vanno a costituire la documentazione che accompagna l’alimento. La rintracciabilità dà “la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione”.

    Per fare questo è necessario, che tutto ciò che entra a far parte della catena alimentare conservi traccia della propria storia, in modo da seguire tutti i passaggi di produzione che partono dalle materie prime e terminano con il prodotto finito e quindi con l’erogazione al consumatore.

    Lo scopo ultimo della raccolta di tutta la documentazione di ogni prodotto da parte di tutti gli operatori coinvolti nei processi di produzione è quello di garantire la sicurezza e il monitoraggio delle precauzioni per tutti i prodotti immessi sul mercato.

    Il sistema di rintracciabilità è favorito dall’adeguata etichettatura di tutti i lotti di prodotto, che riportano le informazioni identificative di quel gruppo di prodotti data di produzione, data di scadenza, tipo di prodotto, ingredienti, lotto di appartenenza, produttore, trasportatore, trasformatore, detentore, venditore ecc… fino al consumatore finale.

    Ogni operatore del settore alimentare deve essere in grado di individuare chi ha fornito qualsiasi alimento o mangime o sostanza che entrerà a far parte di un prodotto finito.

    Allo stesso modo gli operatori devono essere in grado di individuare le imprese alle quali hanno fornito i proprio prodotti.

    Per fare questo è necessario avvalersi di procedure che consentono di risalire facilmente al “punto critico” della catena di produzione e monitorarlo.

    In caso di problemi conclamati deve essere massima la cooperazione tra produttori o fornitori, autorità competenti e qualsiasi esercizio presenti in magazzino il prodotto sospetto. Con l’operazione di ritiro dal mercato ci si riferisce a tutte le azioni possibili per impedire la distribuzione e l’offerta al Consumatore di un prodotto non conforme ai requisiti di sicurezza alimentare.

    Net può aiutare le aziende ad assolvere a tutte queste fasi, dalla Valutazione dei Rischi fino alla Predisposizione dei Manuali di Autocontrollo e alla Formazione specifica.

    haccp igiene alimenti
    haccp igiene alimenti – corsi per haccp

    CORSO DI FORMAZIONE HACCP

    A puro titolo di esempio gli argomenti del Corso di Formazione obbligatorio prevedono:

    • Sistema HACCP : cosa è, e come funziona, quali sono i principali obblighi,
    • Il controllo visivo
    • Controlli di Filiera
    • Gestione dei Lotti e consapevolezza delle norme del Settore
    • La verifica della merce immagazzinata
    • Norme igieniche basilari
    • Elementi di Microbiologia generale
    • Elementi di Tossicità Alimentare
    • Valutazione e controllo temperature e microclima
    • Argomenti di microbiologia alimentare
    • Nozioni di chimica merceologica
    • Igiene delle strutture, attrezzature e igiene personale
    • Approfondimenti sul quadro normativo
    • Le relazioni con i vari soggetti coinvolti nel processo alimentare

    Il corso per gli operatori del settore alimentare ha durata di 8 ore, l’aggiornamento di 4 ore.

    Per iscrizioni ed informazioni chiamaci allo 011 8227880 – e-mail : formazione@netsrl.net

    Ministero Salute per maggiori Informazioni