I rilievi di radiazioni ottiche artificiali sono essenziali da eseguire nei luoghi di lavoro in cui i dipendenti sono particolarmente esposti a tali emissioni: si tratta di una situazione in cui potrebbero verificarsi altissimi fattori di rischio a causa degli organi del campo visivo coinvolti, i quali potrebbero essere negativamente influenzati.

I rischi da esposizione alla radiazione ottica sono in primis l’occhio e il tessuto cutaneo: se un lavoratore si espone per un tempo prolungato a queste emissioni, potrebbe sperimentare una serie di gravi disagi come eritemi -dunque scottature più o meno critiche sulla pelle-, tumori cutanei, accelerazione dell’invecchiamento della pelle e una reazione cutanea alla fotosensibilità per quanto riguarda il derma.

Per quanto concerne l’apparato della vista e gli organi che lo compongono, invece, le radiazioni ottiche artificiali potrebbero provocare foto-congiuntivite, danni alla cornea oculare, cataratta, lesione della retina, bruciature della cornea o della retina.

Essenziale dunque comprendere che gli effetti possono variare in base all’intensità dell’emissione e in base ai tempi di esposizione a questa corrente di radiazioni; inoltre, non è necessario tenere in considerazione soltanto i danni diretti derivati dall’esposizione poiché esistono una serie di altri disturbi o di effetti collaterali che il lavoratore, di norma, sperimenta a seguito dell’esposizione, quali confusione del campo visivo, fastidi relativi all’esposizioni di luce e altro ancora, compreso lo stress termico e il rischio di incendio.

Ma quando un lavoratore è esposto alle emissioni di radiazione ottiche? Un lavoratore è esposto alle radiazioni ottiche quando utilizza dei laser o altri strumenti che producono un fascio di luce artificiale: le radiazioni di solito non solo visibili e sono in genere quelli di tipologie infrarossa e ultravioletta, per questo è necessario, ai fini della sicurezza, proteggere il capo e gli occhi con degli accessori adeguati quando si svolge un lavoro di questo tipo.

Perché è essenziale misurare le radiazioni ottiche artificiali

Misurare le radiazioni ottiche artificiali, è essenziale per mettere in sicurezza l’attività di lavoratori costretti a effettuare dei lavori potenzialmente a rischio con l’utilizzo di determinati strumenti: il fine è quello di garantire al dipendente tutta una serie di strumenti utili per la sua protezione e di formarlo adeguatamente affinché possa acquisire una serie di comportamenti idonei a non esporsi al rischio prolungato o pericoloso di tali emissioni.

Il primo step, dunque, anche se hai un’azienda a Torino che prevede l’utilizzo di determinati strumenti da parte dei dipendenti, è quello di stilare un piano dei fattori di rischio e di richiedere, inoltre, dei servizi di consulenza che permettano di effettuare rilievi di radiazioni ottiche artificiali Torino: attraverso questa pratica di misurazione effettuata da professionisti esperti di sicurezza sul lavoro a Torino, vengono utilizzati strumenti adeguati per determinare l’entità del rischio di esposizione.

Lo strumento che viene utilizzato per la misurazione delle lunghezze d’onda delle radiazioni ottiche artificiali si è il cosiddetto foto radiometro portatile ed è collaudato a rilevare i valori massimi stabiliti secondo normativa europea attraverso degli specifici dispositivi di controllo quali sensori e software di funzionamento.

Il rischio relativo all’esposizioni di radiazioni ottiche artificiali viene anche disciplinato dal D.lgs. 81/2008, all’interno della sezione relativa agli agenti fisici e definisce per radiazioni ottiche tutta quella serie di radiazioni elettromagnetiche con una gamma di lunghezza d’onda tra 100 nanometri e 1 millimetro, e altre distinti estremi suddivisi per le varie tipologie di radiazioni ottiche.

Come garantire la sicurezza durante l’esposizione alle radiazioni ottiche artificiali

Per garantire la sicurezza durante l’esposizioni elle radiazioni ottiche artificiali in tutti quei settori in cui è previsto l’utilizzo di strumentazioni che emettono fasci di luce laser, ultraviolette, infrarossi e altro, è necessario che il datore di lavoro, dopo aver effettuato le corrette misurazioni, munire tutti i dipendenti di attrezzature e ausili specifici che ne garantiscano la protezione durante l’utilizzo, e di eseguire una supervisione costante, anche grazie ad altre figure addette alla sicurezza, del corretto utilizzo di tali strumenti da parte dei dipendenti.

Si parla infatti di prevenzione per l’esposizione alle radiazioni ottiche artificiali quando viene obbligatoriamente previsto dell’utilizzo di particolari guanti per coprire le zone esposte della pelle e più a diretto contatto con lo strumento che si sta utilizzando, tute di sicurezza, visori che coprano e proteggano gli occhi -si pensi all’utilizzo di occhiali protettivi validi, o a visiere provviste di un apposito filtro che non permette alle radiazioni ottiche artificiali di raggiungere l’occhio-.

I rischi dell’esposizione alle radiazioni ottiche artificiali sono di tipo sanitario, proprio per questo, tenendo anche in considerazione il panorama delle aziende torinesi, eleggere un medico del lavoro o uno specialista competente che possa prestare servizio di sorveglianza sanitaria Torino permetterebbe di effettuare un monitoraggio costante delle condizioni di salute dei dipendenti al fine di determinare, il più presto possibile, se sussistono danni derivati dall’esposizione più o meno prolungata di emissioni di radiazioni ottiche artificiali per strutturare anche un piano terapeutico adeguato alla gravità del danno.

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