Il Registro degli Esposti è importante nei casi in cui, all’interno delle aziende, siano presenti dei lavoratori che sono esposti al rischio derivante da agenti cancerogeni, mutageni ecc. Quando il lavoratore rientra in questa categoria è necessario che il datore di lavoro trasmetta tale nominativo all’INAIL con tutte le varie informazioni. L’INAL, istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, svolge diverse funzioni tra le quali: sorveglianza epidemiologica degli occupati attraverso un sistema di monitoraggio dei rischi da esposizione e delle patologie neoplastiche correlate; raccolta dei dati inviati dai datori di lavoro e gestione dei flussi informativi per lo svolgimento delle varie attività.
Tutti i lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria, come previsto dall’art. 242, comma 1, del d.lgs. 81/2008, sono iscritti nel registro. I lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria sono tutti quelli per i quali la valutazione di cui all’ art. 236, d.lgs. 81/2008 ha evidenziato un rischio per la salute. A partire dall’anno 2017 è stato deciso che la trasmissione dei registri degli Esposti avvenga esclusivamente per via telematica. A questo scopo, l’Istituto ha predisposto un applicativo disponibile nella sezione del portale Inail dedicata ai servizi on line, che sarà immediatamente disponibile per i titolari di posizione assicurativa. L’utilizzo di tale applicativo consente ai datori di lavoro di assolvere l’obbligo di invio dei registri verso Inail e Asl competenti con un’unica procedura.
Tale registro dovrà essere aggiornato ogni tre anni o ogni qualvolta si verifichino modifiche sostanziali durante il processo produttivo. Nello specifico, dunque, il registro degli Esposti non è altro che un documento che tiene traccia delle esposizioni subite dal lavoratore sul posto di lavoro. All’interno di tale registro, dovranno essere fornire diverse informazioni quali: attività svolta dei lavoratori; i lavoratori esposti; i dati relativi agli agenti cancerogeni o mutageni impiegati; il valore dell’esposizione a tali agenti in termini di intensità, frequenza e durata.
Il registro può essere consultato sia dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) sia dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Il registro degli esposti è un importante strumento di prevenzione oltre che un obbligo formale. Grazie ad esso, sarà possibile avere maggiore consapevolezza dei rischi determinati sul posto di lavoro e capire le varie misure di prevenzione da attuare per tutelare la salute e la sicurezza di ogni lavoratore.
Quali modelli utilizzare per il Registro degli Esposti
Il Decreto legislativo 81/2008 prevede diversi tipi di Registri degli esposti che sono:
- Modello C626/1: vengono riportate tutte le informazioni generali come i dati anagrafici del datore di lavoro e le attività che l’aziende svolge come attività produttiva, agente utilizzato, addetti ecc.
- Modello C626/2: questo tipo di registro contiene le informazioni relative ai lavoratori esposti al rischio, quindi i vari dati anagrafici, l’attività svolta l’agente utilizzato, l’intensità, frequenza e durata dell’esposizione.
- Modello C626/3: questo modello, a differenza dei precedenti, viene utilizzato per comunicare eventuali variazioni all’interno dell’azienda come la modifica della Ragione Sociale, attività produttiva, sede territoriale ecc.
- Modello C626/4: da utilizzare nei casi in cui il lavoratore è stato esposto ad agenti cancerogeni presso altre aziende.
Come abbiamo detto, la trasmissione dei dati contenuti all’interno del Registro deve avvenire in modalità telematica, inserendo le proprie credenziali all’intento del portale istituzionale. Tali documenti verranno poi conservati per un periodo di quarant’anni dalla cessazione dell’esposizione.
Registro degli Esposti: perchè è importante farlo?
Il datore di lavoro, secondo la Legge in vigore, ha l’obbligo di effettuare una valutazione dell’esposizione agli agenti cancerogeni o mutageni e predisporre le il Registro degli Esposti con le varie misure di prevenzione da adottare in base alla diverse situazioni di pericolo. Verrà quindi redatto il documento Valutazione Rischi (DVR) che conterrà: le attività svolte sul posto di lavoro che richiedono l’uso di sostanze cancerogene e il motivo per il quale vengono utilizzate; i quantitativi di sostanze impiegate; il numero dei lavoratori esposti a queste sostanze; le misure da adottare in caso di pericolo; l’indagine per valutare un modo per sostituire gli agenti cancerogeni.
Nei casi in cui l’esposizione a tali sostanze, abbia determinato un rischio evidente per la salute del lavoratore, è necessario che quest’ultimi vengano sottoposti a sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro avrà il compito, su parere del medico competente, di adottare le misure necessarie atte a prevenire tale rischio sulla base degli esami clinici e biologici effettuati. Sarà sempre premura del datore di lavoro procedere all’iscrizione dei nominativi dei lavoratori nel registro degli Esposti.