La sicurezza sul lavoro, in primo luogo, è l’insieme delle misure di prevenzione e protezione che il datore di lavoro adotta, con l’obiettivo di evitare o ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all’attività lavorativa. La corretta valutazione dei rischi va fatta attraverso Piani Generali di Sicurezza (PSG) che il datore di lavoro deve redigere con l’ausilio di professionisti, come net srl, mentre permane in capo al datore di lavoro anche l’obbligo della formazione alla sicurezza dei propri collaboratori.
L’obiettivo finale è quello di eliminare o ridurre la possibilità che si verifichino infortuni e sorgano malattie professionali che possono danneggiare la salute dei lavoratori. Ciò vale anche e soprattutto nei cantieri, luoghi nei quali gli infortuni, purtroppo, si verificano spesso e non sempre i lavoratori sono adeguatamente formati e utilizzano correttamente i dispositivi di protezione individuali come scarpe anti-infortunistiche, caschetto e guanti.
Le norme e i decreti sulla sicurezza
Anche per i cantieri, l’insieme di leggi cui fare riferimento in materia di sicurezza sul lavoro, è il Decreto Legislativo datato 9 aprile 2008, numero 81, che ha abrogato la precedente legge 626, risalente al 1994, diventando il testo unico di riferimento in materia. Il Dlgs 81/2008 ha assorbito anche normative di settore, come il Decreto Legislativo 494/96, specifico per la sicurezza nei cantieri edili. Tale norma, dunque, ha accorpato tutte le precedenti regole in materia, imponendo precisi obblighi al datore di lavoro.
E’ infatti, Il Datore di lavoro il perno centrale della sicurezza sul lavoro, il quale deve avvalersi della collaborazione del Medico di medicina del lavoro, di un Responsabile per la salute e la sicurezza dei lavoratori, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Tutte queste figure formano il Servizio di Previsione e Prevenzione, il quale deve individuare e analizzare i rischi all’interno del luogo di lavoro (la propria azienda), sia per quanto riguarda l’ambiente di lavoro, sia le lavorazioni ed i macchinari utilizzati, sia l’interazione delle persone all’interno dell’impresa, adottando adeguate misure di prevenzione e protezione, individuali e collettive, a tutela dei propri lavoratori.
La sicurezza nel cantiere
Entrando nello specifico di un cantiere, soprattutto di un cantiere per la realizzazione o la ristrutturazione di un immobile, anche senza essere esperti di sicurezza sul lavoro abbiamo la percezione di un ambiente potenzialmente molto pericoloso. Ed infatti, il testo unico del 2008 definisce un cantiere come “cantiere temporaneo o mobile” a chiarire che si tratta di uno specifico ambiente di lavoro, in costante evoluzione, come lo sono le varie fasi di costruzione o ristrutturazione. Di conseguenza, rischi e pericoli per i lavoratori possono essere diversi a seconda della fase in cui ci si trova in cantiere.
In particolare dobbiamo distinguere i rischi per la salute da quelli sulla sicurezza. Con rischi per la sicurezza, il legislatore italiano intende rischi legati al possibile accadimento di un incidente, cioè un evento violento e limitato nel tempo che porta un danno fisico al lavoratore, con effetto di renderlo inabile temporaneamente, in maniera permanente, oppure portare alla morte. E’ quello che si chiama infortunio sul lavoro. I principali rischi per la sicurezza che i Piani Generali di Sicurezza (PSG) debbono prevedere sono molteplici. Abbiamo il rischio da seppellimento, durante le operazioni di scavo, se lo scavo è ristretto e supera la profondità di un metro; il rischio da ribaltamento e schiacciamento, utilizzando macchine movimento terra; il rischio di cadute dei lavoratori dall’alto, per qualsiasi attività lavorativa svolta ad altezza superiore ai 2 metri senza adeguate protezioni; i rischi di lesioni alla testa per contusioni contro oggetti sporgenti o caduta di materiali dall’alto; i rischi da schiacciamento, più o meno gravi, in relazione a dimensioni e peso del carico, nonché alla parte del corpo lesionata; il rischio da elettrocuzione e folgorazione, utilizzando apparecchiature elettriche guaste, se c’è acqua e mani bagnate o per contatto con elementi e cavi in tensione; i rischi da proiezioni di materiali e schegge o il rischio di taglio nell’utilizzo di determinate attrezzature di lavoro. Accanto ai rischi per la sicurezza non vanno dimenticati i rischi per la salute, che sono causati dall’esposizione più o meno prolungata ad agenti fisici, biologici, chimici, oppure dovuti alla movimentazione manuale di carichi per un tempo prolungato.
Tali rischi possono causare ai lavoratori l’insorgere di malattie professionali in modo lento, graduale e progressivo, involontario e dovuto al lavoro. In un cantiere, perciò, consideriamo rischi per la salute quelli connessi, ad esempio, al rumore delle proprie attrezzature di lavoro o di attività di altre aziende presenti in cantiere; i rischi da vibrazioni meccaniche al sistema mano-braccio a causa del prolungato uso di attrezzature elettriche manuali (demolitori, trapani, eccetera) o di macchinari; i rischi connessi alla movimentazione manuale dei carichi, come i materiali da costruzione. Il datore di lavoro dovrà individuare i rischi aziendali attraverso la corretta valutazione dei rischi che sarà contenuta nel Documento sulla valutazione dei rischi, base che servirà per redigere i Piani Generali di Sicurezza (PSG). E’ fondamentale, perciò, rivolgersi ad esperti in sicurezza che abbiano ampia esperienza in materia, come i consulenti net srl.