Nell’ampio panorama degli ambienti lavorativi e pubblici, i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono considerati protagonisti indiscussi del settore, andando a costituire un pilastro fondamentale per poter garantire la protezione personale di ogni individuo.
Sulla base delle informazioni diffuse dalle agenzie specializzate in sicurezza sul lavoro, emerge con chiarezza come questi dispositivi di sicurezza questi dispositivi siano concepiti con l’intento primario di preservare la sicurezza delle persone, cercando di alleviare e diminuire il più possibile ogni tipo di rischio presente nell’ambiente circostante. Tuttavia, per far sì che la sicurezza diventi una priorità in ogni contesto lavorativo e pubblico e per prevenire tutti i possibili infortuni, è necessaria una comprensione approfondita di ogni tipo di dispositivo di protezione individuale e di ogni sua modalità di funzionamento.
Perciò, la partecipazione a corsi di formazione specifici (come ad esempio corsi antincendio, corsi di primo soccorso o corsi più specifici per specifiche posizioni lavorative) sulle attrezzature da lavoro diventa indispensabile: a tal proposito, se si sta cercando un servizio di formazione e addestramento sui luoghi di lavoro è possibile rivolgersi a Net srl: un’azienda che opera nel settore della sicurezza da più di 25 anni mediante l’utilizzo di procedure collaudate e tecnologie all’avanguardia.
Nel corso di questa articolo, quindi, ci addentreremo nel dettaglio delle tipologie di Dispositivi di Protezione Individuale più diffuse e utilizzate, cercando di comprendere i migliori modi per proteggerci al meglio delle nostre possibilità.
Dispositivi di sicurezza per mani e piedi
Durante il corso di qualunque tipo di attività lavorativa, le protezioni dedicate ad arti quali mani e piedi svolgono un ruolo fondamentale, poichè forniscono a chi li indossa una vera e propria corazza di protezione da qualunque tipo di infortunio che include queste parti del corpo. Indossare i dispositivi di protezione individuale appropriati, saggiamente selezionati in base all’ambiente lavorativo e alle attività svolte, nonchè l’adeguato e consapevole utilizzo di questi scudi, apporta un contributo determinante nella salvaguardia della sicurezza dei lavoratori, tracciando una linea invalicabile tra rischi potenziali e infortuni prevenuti.
Le protezioni per i piedi sono dispositivi di sicurezza che può utilizzare chiunque a prescindere dal tipo di attività lavorativa che svolge; tuttavia, si dimostrano essere notevolmente importanti principalmente per chi svolge un lavoro da operaio o in generale si trova a dover svolgere lavori in ambienti particolarmente freddi, caldi o umidi. Quando si parla di dispositivi di sicurezza per i piedi si fa principalmente riferimento alle scarpe da lavoro (conosciute anche come “”scarpe antinfortunistiche“”), ovvero delle calzature realizzate con materiali in grado di resistere a lacerazioni, acqua, abrasioni o rotture di qualunque tipologia e che talvolta si presentano dotate di punte in acciaio e armate per resistere a pressioni costanti, elevate temperature o impatti improvvisi, oppure dotate di suole interne in grado di fornire un ulteriore scudo contro urti trasversali, sollevando un peso pesante dal cammino di chi le calza.
Le protezioni per le mani, invece, sono un gruppo di dispositivi di sicurezza che si esprimono principalmente attraverso guanti specifici, ovvero dei guanti che hanno una fondamentale missione: quella di proteggere le estremità superiori del nostro corpo da qualunque tipo di lesione causata da oggetti taglienti, agenti corrosivi oppure agenti esterni come sostanze irritanti, schegge o oggetti pericolosi di qualunque altro tipo. Oltre a questo, questo tipo di protezione risulta estremamente utile per impedire l’esposizione delle mani a materiali pericolosi che potrebbero scatenare pericolose reazioni allergiche.
Gli occhiali protettivi
Gli occhiali protettivi si ergono come una tipologia di dispositivo di protezione individuale in grado di salvaguardare gli occhi da sostanze nocive e particelle che possono venire liberate durante il corso di attività lavorative rischiose o, più semplicemente, lavori industriali. Così come qualunque altro dispositivo protettivo, anche gli occhiali di protezione si dividono in diverse categorie, andando a dividersi in diversi gruppo sulla base dei materiali con cui sono prodotti e il livello di protezione in grado di garantire a chi li indossa.
Gli occhiali protettivi più diffusi sono indubbiamente gli occhiali prodotti in plastica corazzata, poichè sono un prodotto in grado di resistere agli urti e affiancati da lenti trasparenti, fumé o persino specchiate. Questi scudi oculari, quindi, vanno ad offrire un rifugio sicuro contro le particelle solide in movimento, dal semplice granello di sabbia alle esili scaglie di legno e vetro, preservando la delicatezza degli occhi.
Laddove un lavoratore si trovi a dover affrontare sostanze chimiche corrosive, può affidarsi ad occhiali di protezione armati di lenti resistenti alle aggressioni chimiche create con un materiale vicino al vetro ma più leggero e con una struttura molecolare di resistenza sovrumana, la quale garantisce la completa protezione della vista da agenti chimici minacciosi.
La mascherina
Sebbene gli occhiali di protezione fanno la loro parte, la sicurezza individuale richiede una lunga serie di precauzioni. Infatti, non possiamo dimenticare la presenza della mascherina, la quale si occupa della protezione anche delle vie aeree. Questa tipologia di dispositivo di protezione individuale si occupa della protezione di bocca e naso, svolgendo il delicato compito di filtrare l’aria in entrata, trattenendo con sicurezza particelle nocive in libertà.
Le mascherine protettive si dividono in diverse categorie: esistono, infatti, le mascherine comuni ma anche quelle mediche, e la principale differenza tra queste risiede nella capacità di filtraggio. Le maschere chirurgiche, studiate per una filtrazione più efficiente delle particelle contenenti virus e batteri, coesistono con le maschere in tessuto, entrambe mosse dalla medesima missione di prevenire la trasmissione di virus e batteri tra le persone.
Le mascherine più protettive in assoluto sono quelle che si presentano con i marchi FFP1, FFP2 e FFP3, facendosi garanti di una protezione senza eguali e rivelando il loro potenziale contro particelle sospese nell’aria.
Le prime, le FFP1, filtrano con efficacia almeno l’80% delle particelle in circolazione, come arditi cacciatori di minacce invisibili. Le FFP2, invece, sono capaci di bloccare con precisione almeno il 94% delle particelle. Infine le terze, le FFP3, il non plus ultra dell’affidabilità, si presentano con un filtro in grado di catturare almeno il 99% delle particelle dannose presenti nell’aria.