Categoria: Formazione

  • Modello OT23 sostituisce OT24 – INAIL

    il nuovo modello OT23 INAIL – Riduzione premio Inail. Come funziona?

    È disponibile sul portale dell’Istituto il modello OT23, che sostituisce il precedente OT24 ed è utilizzabile dalle aziende fino al 29 febbraio 2020. Tra le novità, gli interventi migliorativi per il reinserimento lavorativo degli infortunati da lavoro e l’inclusione dell’adozione delle prassi di riferimento, validate nel 2018, per imprese del settore edilizio e per le micro e piccole imprese artigiane

    È stato pubblicato sul sito dell’Inail il nuovo modello OT23, utile per le istanze di riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione, consultabile e scaricabile insieme alla guida per la sua corretta compilazione. Il nuovo modello sostituisce il precedente, comunemente conosciuto come OT24, che aveva la sua fonte normativa nell’art.24 del decreto ministeriale 12 dicembre 2000.

    La richiesta va presentata non oltre il 29 febbraio 2020. La materia è ora regolata dall’art. 23 delle Modalità di applicazione delle Tariffe dei premi approvate con decreto interministeriale 27 febbraio 2019, che indica così la nuova denominazione del modulo. Come per il precedente, anche il modello OT23 riguarda lo sconto dei premi assicurativi per interventi migliorativi delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, adottati dalle imprese assicurate nel 2019, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa vigente in materia. La scadenza della domanda di riduzione può essere richiesta a prescindere dall’anzianità dell’attività lavorativa e va inoltrata telematicamente entro il 29 febbraio 2020.

    sistema di gestione Sgsl
    sistema di gestione Sgsl

    Quali sono gli interventi migliorativi. Nel modulo di domanda l’Inail indica e predefinisce le azioni e i miglioramenti considerati validi per ottenere il beneficio richiesto. Gli interventi sono articolati in 5 sezioni e sono distinti in: interventi di carattere generale (A), di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale (B), trasversali (C), settoriali generali (D) e settoriali (E).

    Dalla segnalazione dei quasi infortuni al Premio “Imprese per la Sicurezza”, una breve selezione degli interventi. Scorrendo attraverso le sezioni del modulo, tra i molti esempi di interventi ritenuti meritevoli per la richiesta di riduzione sono riportati l’adozione o il mantenimento di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro idoneamente certificati, le asseverazioni rilasciate da organismi paritetici, la segnalazione di quasi infortuni o di mancati incidenti sul lavoro, le iniziative di formazione adottate, le agevolazioni sociali concesse ai lavoratori, le convenzioni stipulate con le Asl per le campagne contro il fumo, l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti, e di adozione di corretti stili di alimentazione. Anche la partecipazione al premio “Imprese per la sicurezza”, promosso e organizzato annualmente da Inail e Confindustria in collaborazione con Apqi e Accredia, rientra tra gli esempi positivi citati nel modulo.

    Tra le novità anche le misure migliorative per il reinserimento degli infortunati da lavoro. All’interno del nuovo modello OT23 sono da segnalare l’introduzione di alcuni nuovi interventi di miglioramento come quelli previsti nella sezione C. Si riferiscono al reinserimento lavorativo di dipendenti affetti da disabilità da lavoro, alle modalità del servizio di trasporto da casa al lavoro per i lavoratori in orario notturno, e alla realizzazione di interventi per contrastare il verificarsi di rapine.

    Nuova anche l’adozione delle prassi di riferimento Rsi per edilizia e artigianato. Altra novità del modello OT23 è l’inclusione, tra gli interventi di carattere generale ispirati alla Responsabilità Sociale delle Imprese (Rsi) nella sezione B, delle prassi di riferimento Uni/PdR 49:2018 (costruzioni) e Uni/PdR 51:2018 (micro e piccole imprese). La prima, pubblicata il 5 novembre 2018 a cura di Ance Lombardia e Uni (Ente italiano di normazione), fornisce delle linee guida utili all’applicazione pratica della Rsi nell’ambito del settore edile.

    sistema di gestione Sgsl

    Uno strumento di autovalutazione per piccole e medie aziende. Nella seconda prassi, resa pubblica il 27 novembre 2018 da Confartigianato Imprese Lombardia e Uni, sono esposte le linee guida valide per essere applicate nell’ambito delle micro e piccole imprese e delle imprese artigiane, ovvero a valore artigiano; la stessa prassi offre inoltre una serie di indicatori a supporto dell’autovalutazione delle imprese rispetto alle dimensioni dell’ambiente, della governance e del sociale.

    Le due prassi nel solco del modello generale Rsi della guidance Uni Iso 26000. Entrambe le prassi seguono il modello di responsabilità sociale promosso dalla Uni Iso 26000, guidance sulla responsabilità sociale delle organizzazioni pubblicata dall’Iso nel 2010, e ad oggi unico standard in materia di Rsi valido a livello internazionale.

    Come si assegna il punteggio. A ogni intervento realizzato viene assegnato un punteggio. Per poter accedere alla riduzione del tasso occorre averne compiuti in numero tale che la somma dei rispettivi punteggi sia pari almeno a 100. Generalmente, per raggiungere i 100 punti richiesti è possibile selezionare interventi di qualunque sezione del modulo, ad eccezione di quelli riferiti alla responsabilità sociale delle imprese, nella cui sezione specifica (B) la soglia del punteggio massimo deve essere raggiunta senza ulteriori cumuli.

    Gli allegati da presentare. La documentazione certificante l’avvenuto intervento deve essere presentata insieme alla domanda. I documenti devono riportare la data e la firma del datore di lavoro, ma, a seconda degli interventi, anche di altri soggetti idonei. Per quanto attiene alle azioni riguardanti l’implementazione oppure l’adozione di “procedure”, oltre a data e firma sono necessarie anche l’esplicitazione dei contenuti e delle evidenze documentali di attuazione riferite all’anno 2019.

     

  • Quali differenze tra mobbing e straining? 81-08

    Analisi delle differenze tra Mobbing e Straining

    Il mobbing può ricorrere anche se il lavoratore ha atteggiamenti ostili e la conflittualità è reciproca: Cassazione Civile, Sez. Lav., 12 luglio 2019 n.18808

    La Suprema Corte ha stabilito che “non è vero che per configurare il mobbing (o lo straining) quali comportamenti vessatori nei confronti del dipendente sia necessario che non ricorra conflittualità reciproca.”

    Secondo la Corte, “infatti, pur a fronte (in via di mera ipotesi) di atteggiamenti ostili del lavoratore, il datore di lavoro non è certamente legittimato ad indursi a comportamenti vessatori. Egli può infatti senza dubbio esercitare i propri poteri direzionali ex art.2104 c.c., comma 2, come anche, nel caso, i poteri disciplinari, ma nei limiti stabiliti dalla legge e comunque nel rispetto di un canone generale di continenza, espressivo dei doveri di correttezza propri di ogni relazione obbligatoria, tanto più se destinata ad incidere continuativamente sulle relazioni interpersonali.”

     

    Mobbing
    Mobbing

     

    Il tema dello straining è piuttosto interessante proprio in un mondo che sta andando verso una civiltà di colletti bianchi che trasformano il lavoro manuale in servizio. Quindi ci chiediamo sempre più spesso cosa è il mobbing lavoro, o quale sia il mobbing significato. Sappiamo che le distinzioni sono molte, ad esempio esiste il mobbing orizzontale, il mobbing verticale relativamente alle dinamiche tra personale su diversa o su pari scala gerarchica.

    Esiste un mobbing lavorativo ed uno stalking lavoro correlato. Esiste un mobbing sul lavoro ed uno stalking sul lavoro. Insomma il mobbing reato si sta guadagnando l’onore delle cronache e dell’attenzione pubblica, sopratutto tra gli psicologi del lavoro che ne studiano cause ed effetti.

    Quindi siamo tra mobbing significato e mobbing definizione alla ricerca di un modo per rendere il luogo di lavoro un posto confortevole dove i conflitti siano il più possibile pacati e sedati nelle opportune sedi.

    L’ultima riflessione che potremmo definire del mobbing cosa fare quando ci troviamo di fronte ad una denuncia per mobbing nel nostro luogo di lavoro?

    Ma vediamo nel dettaglio questa interessante pronuncia della cassazione, perché quando la denuncia va avanti ed il rapporto si incancrenisce non deve stupire che si arrivi fino al terzo grado di giudizio.

    Gli elementi costitutivi e le fonti della responsabilità: Cassazione Civile, Sez. Lav., 4 giugno 2019 n.15159

    Secondo questa sentenza di Cassazione “gli orientamenti oramai consolidati di questa Corte sono […] nel senso che:

    – è configurabile il M. lavorativo ove ricorra l’elemento obiettivo, integrato da una pluralità continuata di comportamenti dannosi interni al rapporto di lavoro e quello soggettivo dell’intendimento persecutorio nei confronti della vittima (Cass. 21 maggio 2018, n.12437; Cass. 10 novembre 2017, n.26684);

    – è configurabile lo straining, quale forma attenuata di mobbing, quando vi siano comportamenti stressogeni scientemente attuati nei confronti di un dipendente, anche se manchi la pluralità delle azioni vessatorie (Cass. 10 luglio 2018, n.18164) o esse siano limitate nel numero (Cass. 29 marzo 2018, n.7844), ma comunque con effetti dannosi rispetto all’interessato”.

    Ai fini dell’affermazione della responsabilità, inoltre, la Corte da un lato ricorda che è sufficiente l’elemento soggettivo della colpa e dall’altro ribadisce quale sia il discrimine che separa l’area della responsabilità dall’area della non responsabilità.

    Secondo i più recenti orientamenti della Cassazione, infatti, “è comunque configurabile la responsabilità datoriale a fronte di un mero inadempimento – imputabile anche solo per colpa – che si ponga in nesso causale con un danno alla salute (ad es. applicazione di plurime sanzioni illegittime: Cass.20 giugno 2018, n.16256; comportamenti che in concreto determinino svilimento professionale: Cass.20 aprile 2018, n.9901), fermo restando che si resta al di fuori della responsabilità ove i pregiudizi derivino dalla qualità intrinsecamente ed inevitabilmente usurante della ordinaria prestazione lavorativa (Cass.29 gennaio 2013, n.3028) o tutto si riduca a meri disagi o lesioni di interessi privi di qualsiasi consistenza e gravità, come tali non risarcibili (Cass., S.U., 22 febbraio 2010, n.4063; Cass., S.U., 11 novembre 2008, n.26972).”

    Mobbing
    Mobbing

    Questa recente pronuncia ricorda poi una delle caratteristiche più peculiari del mobbing.

    Infatti, secondo la Corte, “nelle prime due situazioni (mobbing e straining)” sussistono “fonti di responsabilità che possono derivare non solo da inadempimenti, ma anche da comportamenti interni al rapporto di lavoro che, se singolarmente valutati, potrebbero anche essere astrattamente legittimi o relativi ad altrimenti normali conflitti interpersonali, rispetto ai quali è l’intenzionalità (vessatoria o stressogena) a qualificare l’accaduto come illecito contrattuale diretto (ove il datore di lavoro sia autore o partecipe della dinamica vessatoria) o indiretto (se siano altri lavoratori a tenere il comportamento illegittimo ed al datore si possa imputare di non averlo impedito).”

    La distinzione tra mobbing e straining e la rilevanza delle diverse qualificazioni processuali: Cassazione Civile, Sez. Lav., 10 luglio 2018 n.18164

    In questa sentenza la Cassazione precisa che“questa Corte ha già affermato, con indirizzo cui il Collegio intende dare continuità, che lo straining altro non è se non una forma attenuata di M. nella quale non si riscontra il carattere della continuità delle azioni vessatorie, azioni che, peraltro, ove si rivelino produttive di danno all’integrità psico-fisica del lavoratore, giustificano la pretesa risarcitoria fondata sull’art.2087 cod. civ., norma di cui da tempo è stata fornita un’interpretazione estensiva costituzionalmente orientata al rispetto di beni essenziali e primari quali sono il diritto alla salute, la dignità umana e i diritti inviolabili della persona, tutelati dagli artt.32, 41 e 2 Cost. (v. Cass. 4 novembre 2016, n. 3291 e la recente Cass. 19 febbraio 2018, n. 3977)”.

    A fini processuali (ma anche di inquadramento sistematico delle due fattispecie), la sentenza sottolinea che “nelle decisioni citate è stato precisato che non integra violazione dell’art.112 cod. proc. civ. l’aver qualificato la fattispecie come straining mentre in ricorso si sia fatto riferimento al mobbing, in quanto si tratta soltanto di adoperare differenti qualificazioni di tipo medico-legale, per identificare comportamenti ostili, in ipotesi atti ad incidere sul diritto alla salute, costituzionalmente tutelato, essendo il datore di lavoro tenuto ad evitare situazioni “stressogene” che diano origine ad una condizione che, per caratteristiche, gravità, frustrazione personale o professionale, altre circostanze del caso concreto possa presuntivamente ricondurre a questa forma di danno anche in caso di mancata prova di un preciso intento persecutorio (sul punto, la già citata Cass. n.3291/2016 e la più recente Cass. 29 marzo 2018, n.7844)”.

     

    Mobbing
    Mobbing

     

     

    Sentenze analizzate :

    Corte di Cassazione Civile, Sez. Lav. – Sentenza n. 18808 del 12 luglio 2019 – Mobbing: pur a fronte di atteggiamenti ostili del lavoratore, il datore di lavoro non è certamente legittimato a porre in essere comportamenti vessatori

    Corte di Cassazione Civile, Sez. Lav. – Sentenza n. 15159 del 04 giugno 2019 – Risarcimento danni da mobbing. La malattia psichica non esonera il datore di lavoro da responsabilità ex art. 2087 c.c.

    Corte di Cassazione Civile, Sez. Lav. – Sentenza n. 18164 del 10 luglio 2018 – Mobbing e straining

    Per approfondimenti sul sito INAIL 

  • Consulenza e Formazione Project Management Torino

    IL PROJECT MANAGEMENT E’ UN LAVORO DA PROFESSIONISTI CERTIFICATI

    Il Project Management una disciplina giovane ma ormai consolidata e normata da standard internazionali, nata per soddisfare esigenze specifiche dell’azienda (o ente) ovvero conseguire gli obiettivi di progetto ottimizzando  i vincoli.

    Skill Flow
    Flusso competenze Project Management

    Secondo il rapporto 2018 del PMI® (Project Management Institute), il 9,9% di ogni dollaro viene sprecato per le scarse performance del progetto causate spesso da una inefficiente gestione dei relativi processi

    Aspetto considerati nel Project Management

    A CHI CI RIVOLGIAMO

    Ad aziende o enti Pubblici e Privati o a singoli che vogliano acquisire metodologie, strumenti e tecniche di attuazione;

    COME OPERIAMO

    Un team di professionisti dedicati e certificati PMP® con esperienza pluriennale maturata nella formazione, management e consulenza fornisce:

    Corsi di formazione

    • Preparazione all’esame di certificazione PMP® (6gg)
    • Preparazione all’esame di certificazione CAPM® (4gg)
    • Il Project Management applicato (7 giornate corso divise in moduli)
    • Complementi di Project management: WBS-tempi-costi (3gg) suddivisi tra sezione  rischi (1gg), procurement (1gg), comunicazione (1gg)
    • Il Project Manager nei progetti EPC (Engineering-Procurement-Construction) (5gg+1 prop.)
    • Il P. M. con Excel e MS Project (2gg))
    • Customizzati in funzione delle specifiche esigenze

    Affiancamento (coaching)

    • La singola risorsa o il team viene affiancata per il tempo necessario a renderla autonoma a gestire (P.M.) o controllare (Project Control) i progetti.

    Consulenza

    • Viene fornito all’ente/azienda il servizio professionale di Project Management o di Project Control (tempi, costi e rischi) su specifico progetto/portafoglio

    Analisi ed implementazione di sistemi di Project Control (tempi, costi, rischi)

    • In base alle effettive esigenze e specificità azienda (o ente), vengono implementate le tecniche e strumenti necessari per pianificare e controllare i propri progetti. La fase successiva di gestione può quindi avvenire o mediante l’Affiancamento o mediante Consulenza. Al temine il discente potrà sostenere l’esame di certificazione IPM.
    PMI
    PMI

    Per info info@netsrl.net oppure allo 011.822.7880

    Il Referente del gruppo di lavoro  è l’ing. Alberto Mazzeo che vanta solida esperienza di docenza Universitaria al Politecnico di Torino e certificazioni specifiche. Curricula qui Profilo Prof. Ing. Alberto Mazzeo.

  • Formazione Sicurezza Lavoro Torino 81- 08

    Net formazione sicurezza lavoro torino. Ente Accreditato con Riconoscimento Regionale dei Corsi di Formazione Sicurezza Lavoro.

    Certificazione n° 1017/001 – Regione Piemonte. 

    Facciamo sia Formazione Frontale scegliendo i migliori docenti disponibili e concordando con i Clienti le modalità di erogazione dei Corsi che Corsi in FAD – e_Learning a distanza. Siamo Specializzati in corsi di sicurezza sul lavoro da oltre 25 anni. Facciamo formazione sicurezza lavoro torino con impegno e utilizzando i migliori docenti certificati esperti nella materia da molto tempo.

    Formazione in e-Learning o a distanza attraverso la nostra piattaforma.

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    Formazione RLS a Torino
    Formazione Sicurezza lavoro accordo Stato Regioni

    Corsi Sicurezza sul lavoro attualmente organizzati


    Lavoro sicurezza Torino – formazione sicurezza lavoro Torino (4 ore)

    L’art. 37 comma 1 lettera a) del D. Lgs 81/08 prevede che il datore di lavoro debba assicurare a ciascun lavoratore una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza.
    Formazione dei Lavoratori- formazione sicurezza lavoro

    Formazione sicurezza lavoro generale e specifica lavoratori (percorso frontale + e-learning)

    Il percorso formativo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro dedicato ai lavoratori e da noi proposto in modalità e-learning, riguarda quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011, relativamente alla formazione generale e specifica.

    Corso di aggiornamento lavoratore rischio basso (ogni 5 anni)

    L’accordo tra Stato e Regioni del 21.12.2011 disciplina ai sensi dell’art 37 comma 2 del D. Lgs. 81/08, la durata, i contenuti minimi e le modalità di formazione e di aggiornamento, ogni cinque anni, dei lavoratori.

    Corso di aggiornamento lavoratore rischio medio (ogni 5 anni)

    Il Corso di aggiornamento per lavoratori rischio medio secondo quanto previsto dall’art. 37 del D. Lgs. 81/2008. In particolare, l’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 prevede una periodicità di 5 anni e può essere fatto in modalità e-learning.

    Net è autorizzata all’espletamento di Corsi di Formazione secondo il D. Lgs. 81/08 ed Accordo Stato Regioni 2012 e 2016, n° 367/2014

    Sicurezza lavoro Torino – Corso di aggiornamento lavoratore rischio alto

    A norma dell’art. 37 del D.Lgs. 81/2008 e secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011eroghiamo il corso di aggiornamento della formazione del lavoratore sulla sicurezza sul lavoro in azienda di categoria di rischio ALTO.

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    Corso di Formazione partecipata per Addetto antincendio rischio basso

    Corso di aggiornamento addetto antincendio rischio Basso

    Il corso è strutturato per fornire gli aggiornamenti necessari ai lavoratori designati per ricoprire il ruolo di Addetto antincendio in aziende classificate a basso rischio come previsto dall’art. 37 comma 9 del D.Lgs. 81/08.

    Corso ed Aggiornamento antincendio rischio medio

    La formazione partecipata per l’Addetto Antincendio a rischio medio è strutturata come previsto dalla normativa vigente.

    L’art. 37 comma 9 del D.Lgs. 81/08 afferma che “i lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato.

    Corso Primo Soccorso. Formazione sicurezza lavoro

    Corso e aggiornamento Addetto Primo Soccorso

    La formazione partecipata per l’addetto al primo soccorso in azienda è strutturata in modo da ottemperare a quanto previsto dalla normativa in merito alla Sicurezza sul Lavoro.

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    Corso di formazione PES – PAV – PEI online

    Il corso di formazione PES PAV PEI obbligatorio ai sensi della normativa per i lavoratori esposti a rischio elettrico. Il programma del corso, conforme alla Norma CEI 11-27, è può essere anche erogato in modalità e-learning a distanza.

    Corso di formazione PES online

    Il corso di formazione PES online, obbligatorio ai sensi della normativa per i lavoratori esposti a rischio elettrico. Il programma del corso, conforme alla Norma CEI 11-27, è erogato in modalità e-learning ed ha validità 5 anni.

    Corso di formazione PAV online

    Il corso di formazione PAV online, obbligatorio ai sensi della normativa per i lavoratori esposti a rischio elettrico. Il programma del corso, conforme alla Norma CEI 11-27, è erogato in modalità e-learning ed ha validità 5 anni.

    Corso di formazione PEI online

    Il corso di formazione PEI online, obbligatorio ai sensi della normativa per i lavoratori esposti a rischio elettrico. Il programma del corso, conforme alla Norma CEI 11-27, è erogato in modalità e-learning ed ha validità 5 anni.

    Corso guida trattore e rischi macchine agricole

    Corso di formazione a norma dell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 il quale prevede, per poter utilizzare specifiche attrezzature nel settore agricolo (quali ad esempio trattrici agricole, carrelli semoventi a braccio telescopico e di tipo industriale).

    Corso Macchine Agricole. Formazione Sicurezza Lavoro a Torino

    Aggiornamento per addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali a ruote

    ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI A RUOTE Il trattore è la macchina per eccellenza per svolgere operazioni di natura agricola e funzioni di trasporto di materiali vari, tramite il traino di rimorchi.

    Aggiornamento per addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali a cingoli

    AGGIORNAMENTO DELLA FORMAZIONE PER GLI ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI A CINGOLI Il corso di aggiornamento previsto dall’Accordo Stato-Regioni per gli addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali a cingoli è rivolto a tutti coloro che durante lo svolgimento del proprio lavoro utilizzano questo tipo di attrezzatura.

    Corso Mulettisti – Carrellisti – Carrello Elevatore

    Il corso è destinato ai conduttori di muletti elettrici e a motore, transpallet elettrici, ecc. Il corso intende fornire la base teorica relativa alle norme di sicurezza per la conduzione dei suddetti mezzi.

    Corso Muletto in Sicurezza. Formazione Sicurezza Lavoro

    Aggiornamento Carrellisti Mulettisti

    Normativa di Riferimento L’aggiornamento della formazione per i lavoratori addetti alla conduzione di carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo, altrimenti detti “carrellisti” o “mulettisti è sancito dall’art. 73 del D.Lgs 81/08 Testo Unico in materia di sicurezza sul Lavoro.

    Corso per addetti alla conduzione di Gru a Torre

    Sicurezza delle attrezzature. Formazione sicurezza lavoro

    Il corso è rivolto agli addetti aziendali alla conduzione di apparecchi di sollevamento (es. gru a torre).

    Aggiornamento addetti piattaforme elevabili (PLE)

    In base all’Art.73 comma 5 del D.Lgs 81/08 e dell’Accordo Stato Regioni, gli Addetti alle piattaforme elevabili PLE.

    Corsi Formazione sicurezza sul Lavoro.

    Corsi RSPP TORINO – Datore di Lavoro

    Il corso RSPP Torino di formazione per il datore di lavoro che vuole assumere in proprio le funzioni di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) è eseguito ai sensi del comma 2, art 34 del D.Lgs n.81/2008.

    RSPP Datore di Lavoro formazione Sicurezza Lavoro

    Corso di aggiornamento RSPP

    La normativa inerente la formazione sulla sicurezza sul lavoro obbliga il datore di lavoro che svolge direttamente il ruolo di RSPP a provvedere alla propria formazione e all’aggiornamento continuo.

    Corso RLS

    Il corso di formazione per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ai sensi del D.Lgs n.81/2008 , il corso si pone come obiettivo l’acquisizione delle conoscenze fondamentali per l’esercizio della funzione di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

    Formazione RLS a Torino
    Formazione Sicurezza lavoro RLS a Torino

    Aggiornamento RLS – Sicurezza Torino

    Il corso di aggiornamento per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ai sensi del D. Lgs n.81/2008 , il corso si pone come obiettivo l’acquisizione delle conoscenze fondamentali per l’esercizio della funzione di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

    Per informazioni relativa ai Corsi di formazione Sicurezza sul Lavoro o i corsi per la sicurezza lavoro Torino, rivolgersi a Net allo 011.822.78.80 oppure formazione@netsrl.net

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    Per informazioni ulteriori sulla formazione per la Sicurezza consultare il sito INAIL

  • Igiene degli alimenti – Pacchetto Igiene – HACCP

    Igiene degli alimenti – Pacchetto Igiene – HACCP

    AUTOCONTROLLO ALIMENTARE

    IL SISTEMA HACCP

     

    Grazie all’applicazione di quanto previsto dal D. Lgs. 155/97, l’Azienda alimentare (bar, ristorante, panetteria…) che utilizza il Sistema HACCP può raggiungere i seguenti risultati come previsto dal pacchetto igiene haccp:

    -ll continuo miglioramento qualitativo dei prodotti alimentari offerti alla Clientela, soprattutto dal punto di vista della loro igiene;

    -Il miglioramento della formazione del personale, in particolare sui concetti di igiene alimentare e sulla educazione e comportamenti da rispettare per il mantenimento costante dell’igiene personale;

    -La riduzione degli sprechi, ossia dei prodotti che non vengono proposti alla Clientela in quanto non sufficientemente sicuri dal punto di vista igienico;

    -Come conseguenza di questi risultati, un aumento della fedeltà della propria Clientela;

    -Di riflesso, anche un incremento del volume di affari e della redditività aziendale.

    L’autocontrollo aziendale e il pacchetto igiene normativa prevede che la garanzia dell’igiene della produzione sia affidata al titolare dell’azienda mediante l’esecuzione di controlli prestabiliti, mentre la verifica dell’applicazione dell’autocontrollo compete agli organi ispettivi delle ASL ed agli altri Organi i Vigilanza.

    Il più usato sistema di autocontrollo è il sistema “HACCP” (Hazard Analisys of Critical Control Points):esso si basa sulle analisi dei pericoli e sulla gestione dei punti critici (CCP) e permette di realizzare un pieno controllo aziendale, attraverso una valutazione razionale dei pericoli legati alla produzione.

    • Procedimento da seguire per l’autocontrollo alimentare:

    a) analisi dei potenziali rischi per gli alimenti;

    b) individuazione dei punti in cui possono verificarsi dei rischi per gli alimenti;

    c) decisioni da adottare riguardo ai punti critici individuati cioè a quei punti che possono nuocere alla sicurezza dei prodotti;

    d) individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza dei punti critici;

    e) riesame periodico, ed in occasione di variazioni di ogni processo e della tipologia d’attività, dell’analisi dei rischi, dei punti critici e delle procedure di controllo e di sorveglianza.

    PIANO HACCP

    Lo scopo primario con cui viene programmato il piano di HACCP ed autocontrollo è quello di riuscire nel più breve tempo possibile a condurre la qualità igienica dell’Azienda ad alti livelli funzionali.

    Per questo motivo è bene applicare un programma di prevenzione dei rischi molto dettagliato, seguito da verifiche analitiche di laboratorio cosi come prevede il regolamento 852 pacchetto igiene .

    – Sopralluogo dell’industria alimentare, con la compilazione di una check list del locale esaminando tutti gli ambienti.

    – Formazione ed informazione del personale sulle corrette prassi di lavorazione, sull’igiene delle strutture e delle apparecchiature, dando un’impronta maggiore di cos’è l’autocontrollo secondo il sistema HACCP al responsabile del piano.. Identificazione dei potenziali rischi associati alla produzione degli alimenti ad ogni stadio della lavorazione. Sicurezza alimentare pacchetto igiene è l’indicazione più importante e la vera forte normativa.

    – Identificazione dei punti critici, dei procedimenti e degli stadi operativi, che possono essere controllati per eliminare i rischi o minimizzare la loro possibilità di evento: identificazione dei CCP (punti critici di controllo) – CP (punti critici).Determinazione dei limiti critici che devono essere affrontati per assicurare che i CCP siano sotto controllo.

    – Monitoraggio dei CCP: definizione delle azione correttive da intraprendere nel caso in cui i controlli indicano che un particolare CCP non è più all’interno del limite.

    – Definizione delle procedure per la verifica, che includono un secondo controllo analitico (batteriologico) supplementari e procedimenti, per confermare che il sistema HACCP è effettivamente operante.

    – Controllo di tutta la documentazione raccolta, che si riferisce a tutte le procedure e registrazioni adatte a questi principi ed alla loro applicazione: redazione del Manuale HACCP.

    – Prima valutazione semestrale e punto della situazione.

    – Seconda valutazione semestrale e punto della situazione.

    Informazioni : info@netsrl.net

     

  • Corso attrezzature lavoro Addestramento all’Uso

    Addestramento nel corso uso attrezzature di lavoro a Torino

    Riferimento Art.71 D.Lgs 81/08 e s.m.i.

    Soggetti obbligati

    Il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi, idonee ai fini della salute e sicurezza ed adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi, che devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie. A tal fine deve far frequentare un corso attrezzature di lavoro per i propri lavoratori.

    attrezzature
    attrezzature

    Non sta al lavoratore verificare l’idoneità di una attrezzatura di lavoro messa a sua disposizione dal datore di lavoro ma spetta anzi a questi assicurarsi che la stessa risponda ai requisiti di sicurezza sul lavoro e non costituisca altresì una fonte di pericolo.

    Il datore di lavoro provvede affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento.

    Le attrezzature devono essere sottoposte a controlli periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, a controlli straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, quali riparazioni trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività.

    Corso attrezzature
    Corso attrezzature

    Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché l’uso dell’attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori che abbiano ricevuto una formazione adeguata e specifica:

     Corsi di formazione per l’utilizzo delle attrezzature di lavoro, quali: (Autorizzazione Regione Piemonte A367/2014)

    • Gru montata su Autocarro;
    • Carrelli Elevatori;
    • Piattaforme di Lavoro Elevabili;
    • Macchine movimento terra (escavatori, trattori agricoli, terne, ecc.);
    • Corsi di formazione per Datori di Lavoro che svolgono il ruolo di R.S.P.P.;
    • Corsi di formazione per Rappresentante del Servizio di Prevenzione e Protezione R.S.P.P.
    • Corsi di formazione per addetti all’impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi;
    • Corsi di formazione per Lavoratori operanti in spazi confinati;
    • Corsi di formazione per addetti al montaggio, smontaggio e trasformazione ponteggi;
    • Corsi obbligatori per Lavoratori secondo quanto dettato dallAccordo Stato Regioni (Rischio Basso, Medio e Alto)
    attrezzature
    attrezzature

    Per iscrizioni e contatti chiamaci allo 011 8227880 – e-mail: formazione@netsrl.net

  • HACCP Torino e Pacchetto Igiene 178/2002

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    corso haccp torino igiene alimenti

    La disciplina e l’applicazione delle prescrizioni del metodo HACCP e del Pacchetto Igiene sono assolutamente obbligatori per tutti gli operatori del settore alimentare a qualsiasi titolo siano essi coinvolti.

    Si fa riferimento al sistema di autocontrollo igienico HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) – Pacchetto Igiene secondo la Direttiva 852/2004 e CE 178/2002

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    Corsi haccp Torino – igiene alimenti

    Infatti le funzioni coinvolte nel processo alimentare devono adottare criteri e principi assolutamente scrupolosi sopratutto sulla tracciabilità e rintracciabilità ultimamente anche utilizzando strumenti come la Blockchain ed il Registro Condiviso.

    Chi sono i soggetti coinvolti nell’applicazione di queste normative sugli alimenti?

    L’applicazione del metodo HACCP  è obbligatoria per tutte le aziende che abbiano a che fare con gli alimenti.

    Quindi per semplificare:

    • Produttore
    • Trasportatore
    • Trasformatore
    • Stoccatore o Distributore
    • Venditore
    • ogni altro soggetto che manipoli o utilizzi l’alimento come semilavorato o come componente di processo di altri alimenti

    Per rispettare tali obbligo, per ogni funzione sopra descritta devono essere rispettati i macro-processi sotto descritti :

    • Effettuare una valutazione del rischio in rapporto con l’attività svolta
    • Individuare i punti critici (cioè quelli dove si può sviluppare un rischio) HACCP
    • Formare il personale addetto
    • Effettuare un Piano di Autocontrollo che monitori i punti critici individuati
    • predisporre le idonee Procedure accessorie
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    haccp Torino Corsi

    Consulenza HACCP e Pacchetto Igiene A TORINO

    Net si occupa di supportare l’Impresa nel rispetto degli impegni che rendono conforme il processo alla richiesta normativa.

    Nello specifico hccp corso oppure corsi di haccp  sono una parte fondamentale dell’applicazione del metodo.

    Quindi sicurezza alimentare vuol dire adottare il controllo di tutti i prodotti e processi connessi che entrano a far parte della filiera produttiva, in un percorso che segue l’alimento dal produttore al consumatore.

    Il Regolamento (CE) 178/2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare e che istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa come fondamentale la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti in quanto questo permette di “seguire” e qualsiasi prodotto, lungo tutta la filiera produttiva.

    La tracciabilità di un alimento si costruisce seguendo la  traccia di tutti i passaggi che fa nel percorso della filiera, dalla raccolta fino al consumo finale, passando per i trasformatori e distributori.

    Tutte le informazioni che si raccolgono in questo percorso vanno a costituire la documentazione che accompagna l’alimento. La rintracciabilità dà “la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione”.

    Per fare questo è necessario, che tutto ciò che entra a far parte della catena alimentare conservi traccia della propria storia, in modo da seguire tutti i passaggi di produzione che partono dalle materie prime e terminano con il prodotto finito e quindi con l’erogazione al consumatore.

    Lo scopo ultimo della raccolta di tutta la documentazione di ogni prodotto da parte di tutti gli operatori coinvolti nei processi di produzione è quello di garantire la sicurezza e il monitoraggio delle precauzioni per tutti i prodotti immessi sul mercato.

    Il sistema di rintracciabilità è favorito dall’adeguata etichettatura di tutti i lotti di prodotto, che riportano le informazioni identificative di quel gruppo di prodotti data di produzione, data di scadenza, tipo di prodotto, ingredienti, lotto di appartenenza, produttore, trasportatore, trasformatore, detentore, venditore ecc… fino al consumatore finale.

    Ogni operatore del settore alimentare deve essere in grado di individuare chi ha fornito qualsiasi alimento o mangime o sostanza che entrerà a far parte di un prodotto finito.

    Allo stesso modo gli operatori devono essere in grado di individuare le imprese alle quali hanno fornito i proprio prodotti.

    Per fare questo è necessario avvalersi di procedure che consentono di risalire facilmente al “punto critico” della catena di produzione e monitorarlo.

    In caso di problemi conclamati deve essere massima la cooperazione tra produttori o fornitori, autorità competenti e qualsiasi esercizio presenti in magazzino il prodotto sospetto. Con l’operazione di ritiro dal mercato ci si riferisce a tutte le azioni possibili per impedire la distribuzione e l’offerta al Consumatore di un prodotto non conforme ai requisiti di sicurezza alimentare.

    Net può aiutare le aziende ad assolvere a tutte queste fasi, dalla Valutazione dei Rischi fino alla Predisposizione dei Manuali di Autocontrollo e alla Formazione specifica.

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    haccp igiene alimenti – corsi per haccp

    CORSO DI FORMAZIONE HACCP

    A puro titolo di esempio gli argomenti del Corso di Formazione obbligatorio prevedono:

    • Sistema HACCP : cosa è, e come funziona, quali sono i principali obblighi,
    • Il controllo visivo
    • Controlli di Filiera
    • Gestione dei Lotti e consapevolezza delle norme del Settore
    • La verifica della merce immagazzinata
    • Norme igieniche basilari
    • Elementi di Microbiologia generale
    • Elementi di Tossicità Alimentare
    • Valutazione e controllo temperature e microclima
    • Argomenti di microbiologia alimentare
    • Nozioni di chimica merceologica
    • Igiene delle strutture, attrezzature e igiene personale
    • Approfondimenti sul quadro normativo
    • Le relazioni con i vari soggetti coinvolti nel processo alimentare

    Il corso per gli operatori del settore alimentare ha durata di 8 ore, l’aggiornamento di 4 ore.

    Per iscrizioni ed informazioni chiamaci allo 011 8227880 – e-mail : formazione@netsrl.net

    Ministero Salute per maggiori Informazioni

  • Master Center eiPass Piemonte a Torino

    NET è Master Center eiPass Piemonte a Torino

    Vuoi che la tua Scuola o il tuo Ente di Formazione diventi EiCenter? Chiamaci.

    Chiama per informazioni 011.8227880 –formazione@netsrl.net

     

    eiPass
    eiPass Piemonte Torino

    EIPASS Perché ottenere una certificazione

    Le certificazioni eiPass Piemonte sono studiate per garantire un alto livello formativo prima e durante il proprio percorso lavorativo.

    Sono attestati internazionalmente riconosciuti utili per:

    • presentarsi con un curriculum certificato ed efficace e qualifiche adeguate
    • selezionare e ricercare collaboratori o dipendenti con competenze certificate
    • formare personale qualificato senza intoppi logistici o problemi di gestione del lavoro interno
    • ottenere maggiore punteggio in graduatorie e concorsi pubblici.

    EIPASS sostiene la diffusione della cultura digitale e il principio di Lifelong Learning su cui basa i propri programmi internazionali di certificazione.

    eiPass
    eiPass Piemonte Torino

    eiPass è sinonimo di certificazione europea ed è attestato di informatica.

    E’ un certificato internazionale (o attestato) che afferma conoscenze specifiche riguardanti il mondo del lavoro, dell’istruzione e dell’informatica conforme alle nuove dinamiche digitali.

    I corsi offrono programmi specifici sulle competenze digitali più richieste per ampliare la cultura informatica sia nella scuola che nel lavoro. Un formazione online per rispondere a bisogni reali e per aiutare la gestione dell’apprendimento e dello studio attraverso le nuove tecnologie.

    Una serie di corsi sempre aggiornati per sopperire alle richieste del mercato lavorativo e dell’educazione sempre in continua evoluzione.

    eiPASS Cosa vuol dire

    EIPASS è l’acronimo di European Informatic Passport (il passaporto europeo dell’informatica) comunemente in alcune sue forme viene erroneamente definito patentino del computer o patente europea scambiandolo con il corrispettivo attestato di altre entità. Ma l’ente EIPASS è molto di più che una certificazione internazionale del computer.

    In ogni suo corso di formazione sia esso certificazione o corso online con attestato di frequenza EIPASS si prefigge il compito di garantire una formazione costante per una carriera di successo.

    “Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.”

    Come iscriversi ai corsi

    È possibile iscriversi ai corsi direttamente online. Tramite le pagine dedicate basterà cliccare sul link ISCRIVITI ONLINE e lasciando i propri dati effettuare il pagamento del corso a cui si è interessati. In seguito si riceveranno entro 4 ore lavorative le credenziali di accesso per la piattaforma DIDASKO dove incominciare ad acquisire e migliorare le proprie competenze informatiche.

    È possibile iscriversi anche con la carta del docente o in via eccezionale bonifico bancario.

    eiPass
    eiPass Piemonte Torino

    come funziona

    I corsi sono interamente forniti sulla piattaforma online DIDASKO, all’interno di ogni corso saranno presenti video-lezioni con esperti dell’argomento, E-book scaricabili, slides e test di autovalutazione ripetibili.

    Il materiale è disponibile 24 ore su 24 e aggiornato periodicamente per garantire competenze a passo con i tempi.

    Quanti punti vale EIPASS

    Con l’introduzione del decreto n.374 del 1 giugno 2017 le certificazioni informatiche rilasciate da qualsiasi ente accreditato possono essere riconosciute fino ad un massimo di 2 punti.

    eiPass
    eiPass Piemonte Torino

     

    Non esiste una differenza del punteggio per l’insegnamento tra patente europea  ma in base al livello di competenze della certificazione rilasciata e alle ore della stessa. In questo caso è possibile vedere come una certificazione EIPASS+Corso avanzato LIM garantiscano 2 punti nell’ambito del bando pubblicato per l’aggiornamento delle graduatorie docenti di II e III fascia 2017-2020.

    La valutazione delle Certificazioni EIPASS cambia per la qualifica del Personale ATA in riferimento alle tabelle ministeriali D.M. n.640 – del 30/08/2017

    Il punteggio della certificazione informatica varia a seconda del profilo per il quale si concorre:

    • Fino ad un massimo di 0,60 punti per i profili di assistenti amministrativi, assistenti tecnici, cuochi o di infermieri;
    • Fino ad un massimo di 0,30 punti per i profili collaboratori scolastici, addetti alle aziende agrarie e guardarobieri.

    EIPASS : ecco perché scegliere la certificazione informatica EI PASS

    eiPass fornisce una formazione completa e specifica in base alla propria esigenza personale o lavorativa. Offre corsi e certificazioni informatiche riconosciute, che sono requisiti fondamentali per l’inserimento nel mondo del lavoro;

    La patente europea EI PASS ha materiale specifico in base all’attestato informatico richiesto. Ogni corso Ei pass garantisce un tempo di studio gestibile in base agli impegni quotidiani e non è legato a sedi o orari. L’esame è possibile effettuarlo online.

    Per informazioni ed Iscrizione chiama 011.822.78.80 .

  • FORMAZIONE ATTREZZATURE DA LAVORO

    Nella riunione della Conferenza Stato Regioni è stato sancito l’accordo per la formazione relativo alle attrezzature di lavoro che dà attuazione all’art. 73, comma 5 del D. Lgs. 81/08.Infatti tale accordo è stato indicato da alcuni come l’accordo stato regioni attrezzature. Riguarda infatti molti aspetti della formazione ma anche uno piuttosto sottovalutato e cioè quello della formazione attrezzature accordo stato regioni. Quindi la formazione attrezzature di lavoro rivesto il punto che è stato maggiormente valorizzato da questo accordo dove si passa dal concetto di formazione a quelli di addestramento.

    L’oggetto dell’accordo riguarda le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione.

    Formazione obbligatoria:

    L’accordo Stato Regioni per la formazione relativa alle attrezzature di lavoro si applica a:

    1. Piattaforme di lavoro mobili elevabili

    2. Gru a torre

    3. Gru mobile

    4. Gru su autocarro

    5. Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (a braccio telescopico, industriali semoventi, carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi)

    6. Trattori agricoli forestali

    7. Macchine movimento terra (escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabile a cingoli)

    8. Pompe per calcestruzzo

    Tabella della durata minima dei corsi 

    Attrezzatura modulo teorico (ore) Durata modulo pratico (ore)
    Piattaforma di Lavoro mobili elevabili (PLE) 4 4 (PLE  con stabilizzatori)4 (PLE  senza stabilizzatori)6 (PLE con e senza stabilizzatori)
    Gru caricatrici idrauliche 4 8
    Gru a Torre 8 4 (gru a rotazione in basso)4 (gru a rotazione in alto)6 (gru a rotazione in basso e in alto)
    Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo 8 4 (carrelli industriali semoventi)4 (carrelli semoventi a braccio telescopico)4 (carrelli elevatori telescopici rotativi)
    Conduzione gru mobili(solo per gru mobili su ruote con falcone telescopico o brandeggiabile) 74 74
    Trattori agricoli o forestali 3 5 per trattori a ruote5 per trattori a cingoli
    Escavatori, pale caricatrici, terne, etc.. 4 6 per scavatori idraulici6 per scavatori a fune6 per caricatori frontali6 per terne6 per auto-ribaltabili a cingoli12 per scavatori idraulici, caricatori frontali e a terne
    Pompe per calcestruzzo 7 7

    FORMAZIONE ATTREZZATURE DA LAVORO A TORINO

    Il nostro ufficio formazione è a vostra disposizione al numero 011.822.7880

  • Formazione RLS Rappresentante Lavoratori Sicurezza 81-08

    Corso di aggiornamento e Formazione RLS – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza a Torino

    Corso Formazione RLS
    corso rappresentante lavoratori sicurezza

    La figura dell’RLS cioè del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve essere il punto di riferimento per tutti i lavoratori per le tematiche della sicurezza.

    La RLS deve monitorare che la gestione della sicurezza in azienda o in ufficio avvenga nel pieno rispetto delle norme stabilite dalle leggi vigenti. Per poter assolvere con adeguatezza a tale compito deve essere adeguatamente formato.

    Il D. Lgs. 81/08, prevede che in tutte le aziende, o unità produttive venga eletto o designato il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

    A seconda del numero di dipendenti presenti in azienda il D. Lgs 81/2008 prevede diverse modalità di designazione/elezione del Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (RLS):

    Corso RLS
    Corso RLS  – Corso RLS 

    Fino a 15 lavoratori

    Per Aziende o unità produttive che occupano fino a 15 lavoratori, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza dovrà essere eletto direttamente dai lavoratori al loro interno, diversamente può essere individuato il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST).

    Più di 15 lavoratori

    Nelle Aziende o unità produttive con più di 15 lavoratori il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, formazione rls ppt, viene eletto o designato dai lavoratori nell’ambito delle Rappresentanze Sindacali in azienda (RSU o RSA) o, in assenza di esse, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene eletto dai lavoratori dell’azienda al loro interno.
    Hanno diritto al voto tutti i lavoratori che prestino la loro attività presso le sedi aziendali. Possono essere eletti tutti i lavoratori in servizio e non in prova alla data delle elezioni purché il loro rapporto di lavoro abbia durata almeno pari alla durata del mandato.

    Formazione Rls durata : L’elezione ha validità triennale cosi pure per la formazione.

    In ogni caso, il numero minimo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è il seguente:

    a) 1 per le aziende o unità produttive sino a 200 lavoratori

    b) 3 per le aziende o unità produttive da 201 a 1.000 lavoratori;

    c) 6 per tutte le aziende o unità produttive oltre i 1.000 lavoratori.

    Il datore di lavoro deve comunicare ad ogni variazione all’INAIL i nominativi dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

    Corso RLS
    Corso RLS

    Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ha diritto ad una formazione particolare in materia di salute e sicurezza relativa ai rischi specifici dell’attività lavorativa presso cui è stato eletto RLS. La formazione rls aggiornamento viene svolta periodicamente.

    I contenuti della formazione che può essere fatta come formazione rls on line anche detta in modalità di formazione rls e-learning.

    1. legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
    2. principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
    3. definizione e individuazione dei fattori di rischio;
    4. valutazione dei rischi;
    5. individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione;
    6. aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori;
    7. nozioni di tecnica della comunicazione.

    Obbligo di frequenza
    I partecipanti devono rispettare gli orari prestabiliti e frequentare tutte le sessioni previste. E’ consentito un massimo di assenze pari al 10% del monte ore totale e l’ammissione alla verifica finale è subordinata alla effettiva presenza.
    Requisiti per l’ottenimento degli attestati e crediti formativi
    Il corso prevede una verifica finale dell’apprendimento e delle conoscenze acquisite mediante un test. L’attestato di frequenza sarà rilasciato previo il superamento della prova.
    L’aggiornamento obbligatorio a cadenza annuale è disciplinato dal Ccnl e non può essere inferiore a 4 ore annue per le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore annue per imprese che occupano più di 50 lavoratori.

    Corso RLS
    Corso RLS – Aggiornamento RLS

    Formazione rls torino : La durata del corso di formazione è di 32 ore.

    L’aggiornamento dev’essere effettuato annualmente e la durata dovrà essere di minimo 4 ore per le aziende fino a 50 lavoratori e minimo di 8 ore per le aziende con più di 50 lavoratori.

    Per iscrizioni e contatti chiamaci allo 011 8227880 oppure invia e-mail a :   formazione@netsrl.net

    Per maggiori informazioni puoi consultare il sito dell’INAIL