Valutazione del rischio radiazioni ottiche artificiali a Torino
Per Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) si intende tutte le radiazioni elettromagnetiche, generate artificialmente dall’uomo, nella gamma di lunghezza d’onda compresa tra 100 nm e 1 mm. Le radiazioni ottiche artificiali possono essere suddivise in: radiazioni coerenti che sono caratterizzate da una sola frequenza di emissione e altamente direzionali (laser); radiazioni incoerenti: caratterizzate da molte frequenze di emissione e senza una specifica direzione.
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I laser: criteri di classificazione
Il laser è un dispositivo in grado di generare radiazioni ottiche artificiali, estremamente direzionale e di elevata intensità. Ogni laser è diverso tra loro, in base alle tecnologie adottate ma tutte si basano su un principio fisico di base: il materiale attivo determina la lunghezza d’onda della radiazione.
Attualmente esistono una grande varietà di sorgenti laser, come ad esempio a stato solido, a gas, a coloranti organici, ad eccimeri che coprono un intervallo di lunghezze d’onda visibile. La classificazione viene effettuata con la norma tecnica CEI EN 60825-1, riguardante la sicurezza degli apparecchi laser, ed è effettuata dal costruttore. Un concetto importante per definire il rischio da esposizione a un’apparecchiatura laser è quello di LEA (Accessible Emission Limit), che è definito come il livello di radiazione massimo di una sorgente cui può accedere un operatore e determina la pericolosità di un laser. La classificazione dei Laser indica in ordine crescente il loro grado di pericolosità e le opportune misure preventive e protettive, con visite mediche.
Radiazioni incoerenti
Per capire quali le radiazioni ottiche artificiali appartenenti al gruppo delle radiazioni incoerenti, basti pensare ai forni industriali, agli archi di saldatura, alle lampade germicide, alle attrezzature per l’asciugatura del colore nelle macchine da stampa, ma anche semplicemente ai solarium e ai dispositivi per illuminazione artificiale. Questi possono generare rischi diretti e indiretti per la salute dei lavoratori esposti a radiazioni ottiche artificiali: ad esempio, in caso di sovraesposizione a luce visibile, il lavoratore potrebbe accusare dei disturbi temporanei alla vista.
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