L’impatto ambientale delle aziende, in un momento in cui anche il nostro pianeta sta soffrendo fortemente delle attività imprenditoriali dell’uomo, non è da sottovalutare.
Nel corso degli anni, a seguito di studi e di dichiarazioni di esperti importanti, sono state stilate delle normative comuni che si orientano nel rispetto dell’ambiente seguendo, passo dopo passo, procedure determinanti per fare in modo che ogni attività sia sempre più sostenibile, green e che faccia in modo da abbattere le emissioni.
Per questo per ogni impresa, sia che stia per aprire, sia che stia continuando ad operare nel settore di riferimento è necessario non solo presentare un progetto che dichiari che le eventuali attività saranno condotte a norma di legge e seguendo le procedure, ma anche che l’impatto ambientale finale non superi alcuni valori di riferimento consentiti in base alle norme italiane e in base alle norme di respiro europeo.
Le imprese dunque dovrebbero essere in prima linea per valutare correttamente l’impatto della propria attività e tenersi sempre in aggiornamento sulle norme vigenti: in genere si parla di temi fondamentali quali i controlli sulle imprese di qualsiasi tipologia -anche quelle edili-, rigenerazione urbana, valutazione ambientale e alternative di energie rinnovabili e molto altro.
Valutazione dell’Impatto Ambientale e Aziende: Regole e Norme Principali
La valutazione dell’impatto ambientale delle aziende deve seguire una serie di procedure fondamentali che, però, per comodità, vengono semplificate in quattro fasi fondamentali: la prevenzione, l’integrazione, il confronto e la progettazione.
Il principale articolo sulle procedure della VAS, ossia la Valutazione Ambientale Strategica, è l’art. 10, comma 4, d.lgs. n. 152/2006 il quale determina che legalmente tale analisi va a contribuire alla cosiddetta VIA, ossia la Valutazione Impatto Aziendale per le imprese.
Si tratta di una procedura molto importante che ha l’obbligo di valutare quali possano essere, dunque, gli eventuali impatti negativi sull’ambiente dell’attività di un’impresa specifica in base all’ambito di trattazione: si pensi ad esempio all’ operatività in cui in una determinata impresa in cui vengono lavorati dei materiali potenzialmente tossici o vengono prodotte emissioni in atmosfera che potrebbero ledere fortemente alla salute dell’ambiente.
Non attenzionare le possibili conseguenze degli aspetti degenerativi che possa avere a livello di impatto ambientale l’attività di un’impresa, andrebbe a minare non solo la salute dell’ambiente ma anche quella degli uomini, rendendo sicuramente più scadente la qualità della vita solo ed esclusivamente per tutelare eventuali interessi economici.
Fare prevenzione e utilizzare tutte le precauzioni possibili per rendere le imprese sicure è necessario, e questo era già stato segnalato durante la dichiarazione e l’approvazione del Trattato di Lisbona.
A seguito di tutte le dichiarazioni e degli accordi pattuiti a livello regionale, nazionale ed europeo, dunque, è emerso che ogni progetto d’impresa, qualunque sia la finalità del lavoro svolto, dev’essere soggetto ad analisi, valutazione e approvazione da organi competenti che sono in grado di valutare i fattori di rischio ambientale pur considerando gli interessi economici dell’azienda richiedente la licenza per poter operare.
L’impronta dello Stato gioca tra l’altro un ruolo fondamentale nella preservazione dell’ambiente e del corretto mantenimento dello stile di vita sostenibile: proprio per questo anche la nostra legislazione nazionale si è pronunciata in merito; la VIA è sempre una valutazione delicata, che deve monitorare vari aspetti dell’impatto ambientale delle imprese.
Impatto Ambientale: I Processi Reali di Valutazione
Il primo step dei processi delle valutazioni impatto ambientale è la verifica di assoggettabilità ossia quella che mira a definire i probabili impatti ambientali di un’azienda nel lungo termine valutando pedissequamente la sua attività e i riscontri ambientali che ne potrebbero derivare.
Si tratta dunque della presentazione di documenti volti alla valutazione finale dell’impatto dell’impresa, la quale deve sempre avere la prerogativa di dimostrare che le proprie lavorazioni siano a norma con i valori specifici dichiarati sulla sostenibilità ambientale: proprio per questo per farlo ogni impresa ha la necessità di richiederla, nel caso dell’ambiente imprenditoriale torinese, a delle aziende di sicurezza su lavoro come Net Srl, le quali sono in grado di mediare tra gli organi di valutazione e i proprietari delle imprese, per gestire rapporti e dichiarazioni decisive per poter operare liberamente.
Nella documentazione devono essere riportate delle dichiarazioni precise sul luogo in cui l’azienda tende operare e in cui sorge: dunque bisogna fare un’effettiva analisi sull’effettivo utilizzo delle acque circostanti, dell’aria, e del suolo valutando poi come l’impresa possa impattare effettivamente sullo stato ambientale di tali elementi.
Lo screening previo dell’assoggettabilità e della certificazione di VIA, dunque sono assolutamente fondamentali per avere la sicurezza degli effettivi impatti dell’impresa promuovendo dunque un’economia imprenditoriale sostenibile con la garanzia di aver fatto qualcosa di positivo per il pianeta e soprattutto per non far degenerare il suo buono stato nel lungo termine conseguentemente all’attività dell’uomo.
La tutela ambientale e la protezione dunque sono ormai valori fondamentali e non trascurabili che hanno sancito la nuova frontiera dell’imprenditoria in Italia e in Europa in virtù di una nuova attitudine al lavoro e alla sostenibilità in un’ottica green precauzionale sicura.