Da quando sono stati introdotti in maniera molto rapida i vaccini anti COVID siamo ormai abituati a un continuo cambiamento delle normative riguardanti il Green Pass di cui Net SRL è sempre al corrente. Da poco, inoltre, è stata introdotta la nuova formula del Super Green Pass, ottenibile soltanto da chi ha completato il ciclo vaccinale e non da chi, invece, ha effettuato un tampone rapido.
Il numero di contagi sempre maggiore e la paura per le nuove varianti ha costretto il governo a rivedere i propri piani e a introdurre delle misure diverse per salvaguardare la salute di tutti. Già da qualche settimana è possibile salire sui mezzi pubblici solo con il super green pass e, chiaramente, indossando la mascherina FFP2 ma ci sono ancora due date che segnano un’importante svolta e che obbligheranno gran parte dei cittadini a dotarsi del Super Green Pass se vorranno continuare ad usufruire di alcuni dei servizi ai quali generalmente si accedeva senza l’obbligo di presentazione.
Le date in questione sono il 20 gennaio e il 1 Febbraio; a partire da questi due giorni, infatti, alcune cose cambieranno. In pratica si aggiungeranno altri luoghi nei quali si potrà accedere soltanto esibendo il Super Green Pass. Questi si andranno ad aggiungere all’elenco di quelli che già prevedono l’obbligo di presentazione di questo documento e che nello specifico sono:
- alberghi e strutture ricettive;
- feste in seguito a cerimonie civili o religiose;
- sagre e fiere;
- centri congressi;
- servizi di ristorazione all’aperto;
- impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche se ubicati in comprensori sciistici;
- piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto;
- centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto;
- mezzi di trasporto, compreso tutto il trasporto pubblico locale o regionale.
Questo elenco era stato stilato il 10 gennaio e doveva servire a rafforzare le misure di sicurezza generale ma, data la situazione, sono previste restrizioni ancora maggiori per evitare che il paese possa tornare nella temibile situazione di dover nuovamente “chiudere i battenti”, con un nuovo rischio di crollo economico delle imprese. Vediamo nello specifico quali saranno le novità
Cosa cambia dal 20 gennaio
A partire dal 20 gennaio all’elenco delle attività dove già era presente l’obbligo di Green Pass si andranno ad aggiungere quelle del servizio alla persona. Più precisamente parliamo delle attività commerciali che si occupano della cura estetica del cittadino. Bisognerà esibire il Green Pass anche per:
servizi alla persona: parrucchieri, barbieri, estetisti, tatuatori, manicure, tintorie, onoranze funebri;
colloqui con detenuti e internati: istituti penitenziari per adulti e minori.
Stiamo comunque parlando del Green pass di base, ossia quello ottenibile anche tramite un tampone. Questo vuol dire che, per fare un esempio, prima di andare dal barbiere bisognerà recarsi in farmacia, fare un tampone rapido e ottenere il Green pass per potersi tagliare i capelli.
Può sembrare sicuramente una misura molto restrittiva ma è utile per tenere sotto controllo il numero dei casi che ultimamente sta aumentando e in particolare il numero di ricoveri, soprattutto tra i non vaccinati, che rischia di portare il sistema sanitario alle strette. Ci sarà, poi, un altro provvedimento importante nella data del 1° febbraio al quale bisognerà prestare molta attenzione.
Cosa cambia dal 1 Febbraio
Quella del 1 febbraio è una data di fondamentale importanza poiché a partire dall’inizio di questo mese il Green pass sarà obbligatorio anche per entrare in alcuni negozi, in particolare quelli non ritenuti come fruitori di servizi “necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primari della persona”.
Non sarà, quindi, obbligatorio esibire il Green pass per andare ad esempio a fare la spesa, andare in farmacia o in para farmacia ma c’è ancora un po’ di confusione per quello che riguarda le altre attività commerciali. Il caso che ha fatto più discutere è quello dei tabaccai; il governo ancora non si è espresso a riguardo e non sappiamo se anche per entrare in questi esercizi commerciali (che durante il lockdown erano rimasti aperti) sarà necessario esibire la certificazione.
Tali chiarimenti verranno espressi entro il 23 gennaio, tuttavia, sono molte le polemiche che sono nate e continuano a nascere in seguito all’annuncio di questi cambiamenti. Non a caso molti degli esercizi commerciali che a partire dal 1 febbraio dovranno chiedere ai propri clienti di esibire il Green pass erano rimasti aperti durante la primissima quarantena partita nel ,marzo del 2020 ed è per questo che, in particolare chi sta avendo delle difficolta nell’ottenere il Green pass, ha storto il naso per questo tipo di decisione.
Sembra però che ci sia la possibilità di un’apertura da parte del governo che potrebbe introdurre un periodo provvisorio di pochi giorni nel quale sperimentare se questo provvedimento possa essere valido o meno. La sensazione è che si vada sempre di più verso un obbligo vaccinale che, allo stato attuale delle cose, potrebbe davvero rappresentare l’unico sistema per sconfiggere definitivamente la pandemia e far tornare il paese a respirare.