La sicurezza sul lavoro è un tema estremamente importante che come tale non va affatto sottovalutato. Ogni azienda o attività deve garantire ai propri dipendenti la sicurezza e la protezione regolate dalle attuali normative vigenti. È doveroso e fondamentale redigere, seguire e rispettare tutti i Piani Generali di Sicurezza previsti per ogni azienda, e nel caso in cui vengano portate avanti una o più violazioni in merito a essi si potrebbe incorrere anche alla sospensione dell’attività.
Mancata elaborazione del DVR e sospensione dell’attività
Una prima importante violazione delle norme in merito alla sicurezza sul lavoro è la mancata elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), ovvero un documento che, per legge, deve essere elaborato da tutte le aziende con almeno un lavoratore, volto a individuare tutti gli eventuali rischi presenti nell’azienda stessa. Questo documento è di estrema importanza poiché permette di capire quali siano le procedure di sicurezza essenziali da mettere in atto per il mantenimento della salute e della sicurezza dei lavoratori. Il DVR deve dunque essere redatto con molta cura da personale specializzato in Valutazioni Rischio Torino, tramite l’analisi di tutte le fasi lavorative dell’attività e dei potenziali pericoli nel corso delle diverse lavorazioni.
La stesura di tale documento comprende perciò sopralluoghi negli ambienti di lavoro; valutazione dei rischi specifici, valutazione del rischio chimico e valutazione del rischio d’incendio; piani specifici e personalizzati di evacuazione ed emergenza; verifica, gestione e progettazione delle normative antincendio; informazione, formazione e addestramento del personale; rapporti con gli Organi di Vigilanza e rapporti con i lavoratori; audit aziendali periodici; Servizio di Prevenzione e Protezione esterno, e ogni altro dovere relativo alla Sicurezza e Medicina del Lavoro. Il DVR deve essere prodotto entro 90 giorno dall’inizio dell’attività in azienda e deve essere poi mantenuto sempre in continuo aggiornamento sulla base dei cambiamenti che periodicamente possono verificarsi all’interno dell’azienda.
Come anticipato, la mancata elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi da parte del datore di lavoro o la mancanza di parte del documento stesso, è una grave violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Per questo è possibile incorrere a conseguenze anche molto gravi, partendo da una sanzione pecuniaria fino ai 7000 euro fino al coinvolgimento penale, sempre del responsabile ovvero del datore di lavoro, con l’arresto fino a 6 mesi. Nel caso in cui questa mancata redazione del DVR venga poi portata avanti nel tempo, potrebbe scattare la sospensione immediata dell’attività stessa.
Altre violazioni che comportano la sospensione dell’attività
Vi sono poi ulteriori violazioni che possono portare alla sospensione dell’attività. Ad esempio, la mancata elaborazione di un Piano di Emergenza ed Evacuazione è un tipo di violazione che porta alla sospensione dell’attività fino a che l’azienda non presenta tale documento, solo a quel punto la sospensione può essere revocata. La stessa cosa vale nel caso in cui l’azienda non disponga della documentazione necessaria ad attestare la partecipazione obbligatoria dei lavoratori ai corsi di formazione e addestramento. Anche in questo caso può dunque essere adottato il provvedimento cautelare della sospensione fino a che il datore di lavoro non è in grado di fornire un documento che attesti la prenotazione della formazione, o che dimostri che il dipendente non è destinato alle mansioni lavorative per cui è previsto l’obbligo formativo.
In aggiunta a queste violazioni, anche la mancata istituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione, e la nomina del relativo responsabile rappresentano violazioni che portano alla sospensione dell’attività. Tale sospensione può essere poi revocata solo nel momento in cui l’azienda sia in grado di presentare la documentazione che attesti la costituzione del servizio e la nomina del responsabile. Altra violazione è la mancata elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS), pagata con la sospensione dell’attività fino alla presentazione di tale documento.
Vi sono poi ulteriori condizioni che potrebbero portare gli organi ispettivi ad applicare questo provvedimento cautelare. Tra questi la mancata consegna ai dipendenti dei necessari Dispositivi per la Protezione Individuale; oppure la mancata predisposizione da parte dell’azienda delle corrette protezioni verso il vuoto e delle necessarie armature di sostegno. Può essere adottata la sospensione dell’attività anche nel caso in cui l’azienda abbia modificato o rimosso i dispositivi di sicurezza, di controllo o segnalazione; nel caso in cui l’azienda non abbia provveduto a ricoprire i conduttori nudi in tensione, o non vi siano disposizioni organizzative e procedurali per proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi.
Infine, è possibile imbattersi nella sospensione anche nel caso in cui l’azienda non abbia adottato impianti di terra, interruttori differenziali e magnetotermici, ovvero strumenti idonei in grado di tutelare i lavoratori dai contatti diretti e indiretti, oppure nel caso questi elementi siano malfunzionanti. Tutte queste violazioni sopracitate possono portare alla sospensione dell’attività dell’azienda fino alla presentazione della documentazione richiesta o della messa a norma di tutti i dispositivi e delle protezioni necessarie al mantenimento della sicurezza sul lavoro.